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Giovane precipita per oltre 300 metri sul Cristallo e muore. Gravi due escursioniste cadute sul Grappa

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Weekend con molti incidenti in montagna nel  Bellunese

NordEst – Un ragazzo di 22 anni, Faycal Moussaddak, nato in Marocco e residente a Peschiera del Garda è morto dopo essere precipitato per oltre 300 metri sul monte Cristallo, nel bellunese. L’allarme è stato lanciato attorno alle 13 di sabato 12 marzo, da 4 amici che si trovavano un centinaio di metri più a monte del giovane che è poi deceduto e che era di origine marocchina e residente nel Veronese.

Dalle prime informazioni, i 5 volevano salire la normale al Cristallo. In 4 erano partiti per primi, ma avevano sbagliato itinerario percorrendo una cengia senza uscita, da dove avevano cercato di salire, fermandosi a 2.900 metri di quota e iniziando a calarsi. Il quinto alpinista – che era partito più tardi, li stava seguendo ed era in contatto telefonico con loro – si trovava più basso di un centinaio di metri lungo la cengia, dove si era fermato ad aspettarli, quando, è scivolato nel vuoto senza più rispondere.

Dopo aver sorvolato l’area e aver individuato il corpo, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato a imbarcare due volontari e un soccorritore del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Cortina, sbarcati nelle vicinanze. L’eliambulanza è poi salita a recuperare i 4 amici. Una volta ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, la salma è stata imbarellata e portata a valle con un verricello di 20 metri.

Grappa, gravi dopo la caduta nel dirupo

Sono gravi le condizioni di due donne scivolate per diverse decine di metri sulla neve, una dopo l’altra, sul Monte Grappa, nel territorio di Seren del Grappa. Attorno alle 13.30 di domenica 13 marzo, il Soccorso alpino di Feltre è stato allertato dalla Centrale del 118 per un incidente, accaduto lungo il sentiero 156, che dal Cason dei Lebi conduce a Malga Valpore di Cima.

Mentre stava camminando assieme ad amici, M.D., 57 anni, di Monteforte d’Alpone (Verona), aveva infatti perso l’equilibrio cadendo sulla neve ghiacciata per fermarsi solo un centinaio di metri più a valle. Tentando di andare in suo aiuto, M.C., 53 anni, di Caldogno (Vicenza), era scivolata a sua volta per una cinquantina di metri, sbattendo tra gli alberi. A lanciare l’allarme i 4 compagni di escursione.

Individuato il luogo, l’elicottero di Treviso emergenza ha sbarcato con un verricello di 30 metri tecnico di elisoccorso ed equipe medica, per poi volare a imbarcare due tecnici del Soccorso alpino di Feltre in supporto alle operazioni. Dopo aver verificato le condizioni della donna ruzzolata in basso, i soccorritori sono saliti da quella a monte, hanno appurato che era più urgente da trasferire, richiedendo immediatamente anche l’intervento dell’eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore.

Stabilizzata e imbarellata la donna è stata calata di 50 metri fin dove si trovava l’altra, in un punto più agevole per il recupero ultimato con il verricello tra la vegetazione dall’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, subito volato all’ospedale di Treviso. Prestate le cure urgenti, la seconda ferita è stata issata a bordo dell’eliambulanza di Treviso emergenza e condotta in ospedale. I due soccorritori di Feltre sono rientrati a piedi con i quattro compagni, mentre una squadra andava loro incontro in jeep, per poi accompagnarli al Rifugio Bocchette dove avevano le macchine.

Soccorso in azione anche sui cadini di Misurina

Verso mezzogiorno di domenica 13 marzo, un soccorritore, che si trovava casualmente nella zona di Forcella della neve, sui Cadini di Misurina, ha allertato il 118 per una scialpinista che si era fatta male. La 21enne era caduta in fase di discesa, riportando la probabile lussazione di una spalla. Recuperata dall’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, la ragazza è stata trasportata all’ospedale di Belluno.

 

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