L’attore Stefano Detassis, invece, ha evidenziato il fulcro del lavoro teatrale che Maura Pettoruso ha fatto con il suo "La banalità del male": "S’è voluto cercar di capire attraverso quali meccanismi la mediocrità di un uomo quale fu Adolf Eichmann riuscì ad annullare la coscienza di un popolo intero".
È stato presentato in Provincia il nutrito programma di iniziative che animeranno il Trentino in occasione del Giorno della Memoria del prossimo 27 gennaio. Si tratta di circa novanta appuntamenti con il teatro, il cinema, la fotografia, la musica, la letteratura, l’arte e la storia per non dimenticare, per tener sempre viva l’attenzione e desta la coscienza sui pericoli, che ancora oggi corriamo, di derive razziste e violente.
La varietà di proposte è stata documentata anche dal ricco tavolo della conferenza stampa. Erano infatti presenti, accanto all’assessore Panizza, Claudio Martinelli, dirigente del Servizio attività culturali, e Daniela Dalla Valle, responsabile dell’Ufficio per il sistema bibliotecario trentino; c’erano Renzo Fracalossi, autore e regista dello spettacolo "Am grossen Wannsee" e Stefano Detassis, attore che reciterà in "Processo alla banalità del male", scritto e diretto da Maura Pettoruso. Rodolfo Taiani, della Fondazione Museo Storico del Trentino, ha brevemente illustrato l’audiolibro "Sotto gli occhi della morte: da Bolzano a Mauthausen", mentre Marta Raggio, studentessa del liceo Prati, ha parlato dell’installazione fotografica "Il Muro", che sarà realizzata dagli studenti appunto del Prati, ma anche del Da Vinci e dell’ITIS, su invito dell’associazione MeMO e del suo presidente, il fotografo Piero Cavagna.
E se Rodolfo Taiani ha parlato della necessità di conservare le voci di chi ha visto con i propri occhi il dramma dell’Olocausto ("non passeranno molti anni che non ci sarà più un testimone che saprà raccontare il dramma che s’è consumato davanti ai suoi occhi e nel fondo del suo cuore. Il nostro compito è quello di conservare e di far circolare quelle voci, cosa che faremo presentando l’audiolibro che raccoglie la testimonianza del trentino Aldo Pantozzi, internato e sopravvissuto a Mauthausen"), Renzo Fracalossi s’è invece chiesto se non ci sia, forse, il pericolo di assuefazione della Memoria, "per combattere il quale di sicuro l’analisi storica fredda e oggettiva riesce ancora a offrire supporti all’emozione e allo sdegno, che è poi quel che ho cercato di fare con il mio Am grossen Wannsee, rilettura teatrale e contestualizzata del verbale della riunione svoltasi il 20 gennaio 1942 nei pressi di Berlino e nel corso della quale venne deciso di perseguitare e sterminare il popolo ebraico, e non solo quello, con metodi freddamente scientifici e ragionieristici".
"Noi vogliamo essere testimoni e protagonisti – ha invece detto la giovane studentessa Marta, – ed è per questo che per tutta la durata della nostra installazione (dal 20 gennaio al 13 febbraio) incolleremo una a una, su una grande parete nera, duemila foto di internati nei più diversi campi di sterminio. Li guarderemo negli occhi e saranno proprio quegli occhi il testimone che consegneremo ai nostri coetanei che quest’anno parteciperanno all’esperienza del Treno della Memoria".
Un programma assai vario, quindi, che ha un occhio di riguardo per i giovani e per le scuole: "Il Trentino – ha ancora detto l’assessore Panizza, – vuole usare la cultura in tutte le sue forme per essere laboratorio di riflessione e di approfondimento, per coltivare la solidarietà e l’impegno per la pace, per combattere le nuove forme di sopraffazione e di sterminio. Guai se la nostra coscienza si addormentasse, guai se chiudessimo gli occhi e lasciassimo fare agli altri: è richiesta la voce di ognuno di noi, per ricordare e per conservare questa memoria. Il Giorno della Memoria 2012 testimonia la sensibilità che in Trentino è ancora viva e che si trasforma in laboratorio, in occasione per liberare creatività, talenti, competenze che puntano a raggiungere l’eccellenza".
Il coda alla conferenza sono stati sinteticamente illustrati gli eventi più significativi, tra cui due produzioni teatrali fortemente volute dalla Provincia attraverso il suo Servizio attività culturali e una rete di eventi nelle biblioteche aperte a giovani e adulti.