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Fondi europei 2014-2020 in Veneto, il programma prosegue, nessun rischio di perdere risorse

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Le risorse complessivamente assegnate al programma ammontano a 600,3 milioni di euro

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Venezia – Nessun rischio di perdere risorse; impegno, invece, per imprimere un’accelerazione ulteriore ad un programma che sta camminando e non si è mai fermato. E’ quanto ha detto l’assessore regionale al coordinamento dei fondi europei Federico Caner che ha presentato oggi, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Ferro-Fini a Venezia, lo stato di avanzamento nella gestione del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (POR FESR) sia per quanto riguarda l’attuazione del nuovo Programma Operativo 2014-2020, sia in relazione alla chiusura del ciclo di programmazione 2007-2013. Questo per rispondere anche alle immotivate preoccupazioni di chi ha sostenuto sulla stampa il rischio di perdita della risorse da parte del Veneto a causa di ritardi.  L’assessore ha fatto presente che proprio la settimana scorsa, il 14 e il 15 dicembre, è stato convocato a Venezia il Comitato di Sorveglianza, organo previsto dai regolamenti comunitari, il cui compito è quello di sorvegliare sullo stato di attuazione del programma e di indirizzare e approvare eventuali modificazioni.

Le risorse complessivamente assegnate al programma 2014-2020 – ha ricordato l’assessore – sono nell’ordine di 600,3 milioni di euro, di cui 300 di parte comunitaria, 210 nazionali e 90 di cofinanziamento regionale. La scelta di aumentare il cofinanziamento regionale ha consentito di incrementare la dotazione di circa 150 milioni rispetto al precedente periodo di programmazione 2007-2013. Gli assi in cui è articolato il programma sono sei: Ricerca e Innovazione (Asse 1), Agenda Digitale (Asse 2), Competitività dei Sistemi Produttivi (Asse 3), Sostenibilità energetica e qualità ambientale (Asse 4), Rischio sismico e idraulico (Asse 5), Sviluppo Urbano Sostenibile (Asse 6). E’ inoltre previsto un settimo Asse relativo alle spese per il finanziamento dell’Assistenza tecnica necessaria per la realizzazione del programma.

Per quanto riguarda la fase attuativa, Caner ha precisato che dopo l’approvazione del programma da parte della Commissione europea, a partire da giugno 2016, sono stati aperti 12 bandi con una dotazione complessiva di 62 milioni di euro. Nuovi bandi sono in programma tra la fine di dicembre e i primi mesi del nuovo anno, per un importo di 24,4 milioni complessivi. Questi ultimi riguarderanno il settore del turismo e della ricerca e dell’innovazione.

Dai bandi chiusi è emersa l’elevata risposta da parte del territorio: complessivamente, infatti, sono pervenute richieste per 278 milioni di euro, corrispondenti a 2700 domande circa di finanziamento. Un importo di molto superiore alle disponibilità e questo è emerso soprattutto per le misure di sostegno per investimenti nel settore manifatturiero, artigiano e del commercio con una disponibilità ad oggi di 5 milioni per il settore manifatturiero e artigiano e di 3 milioni per il commercio a fronte di richieste per oltre 100 milioni di euro.

L’assessore allo sviluppo economico Roberto Marcato si è fatto promotore dell’iniziativa di reperire all’interno delle risorse regionali dello sviluppo economico nuove disponibilità, 10 milioni di euro ad incremento dei due bandi. L’iniziativa si è concretizzata in uno specifico emendamento alla legge di stabilità, approvato proprio oggi dal Consiglio regionale.

Per quanto riguarda il Programma Operativo Regionale del FESR per il 2007-2013 per rafforzare la competitività, le attrattive e l’occupazione nel territorio regionale le risorse complessivamente assegnate al programma sono state pari a 448,42 milioni di euro. “Dai dati di gestione in nostro possesso, possiamo dire con ragionevole sicurezza che tutte le risorse assegnate sono state utilizzate. Anzi, il Veneto probabilmente potrà avere una spesa riconosciuta anche superiore al 100% di quanto assegnato, tenuto conto che ad oggi la spesa realizzata corrisponde al 105%.”

L’assessore Caner ha infine fatto riferimento anche allo stato di attuazione della  Smart Specialisation Strategy che ha come obiettivo fondamentale quello di mettere a sistema le politiche di ricerca e innovazione, evitando la frammentazione degli interventi. Il Veneto ha adottato la propria strategia nel 2014 ma, su richiesta della Commissione Europea, è stato successivamente predisposto un documento integrativo di cui è attesa in questi giorni l’approvazione formale da parte degli organismi europei. Questo però – ha concluso Caner – non ha impedito l’avvio di alcuni specifici bandi in corrispondenza dell’Asse 1.

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