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Evasione fiscale, la mappa dell’Agenza delle entrate divide l’Italia in 8 zone

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Territorio frammentato, bene il NordEst, rientra nelle zone denominate “industriale” e “stiamo tutti bene”

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NordEst – L’Agenzia delle Entrate realizza una mappa dal sapore lombrosiano; a seconda delle 8 zone in cui l’Italia è stata divisa, è maggiore o minore il rischio di essere un evasore fiscale. Lo studio si basa su 245 indicatori statistici raggruppati in 7 grandi filoni di indagine (dimensioni e popolosità del bacino, pericolosità fiscale, pericolosità sociale, tenore di vita, struttura produttiva, accesso a servizi tecnologici, presenza di infrastrutture) e descrive un territorio che, sotto i suddetti profili, è decisamente frammentato. Ciò che ne emerge è, infatti, un mappa “Arlecchino”, dove accanto a Province dalla pericolosità di evasione bassissima coesistono territori ad altissima intensità.

Nel gruppo più “pericoloso”, chiamato “Rischio totale” (tutti i nomi delle zone sono di fantasia) figurano Agrigento, Brindisi, Caltanissetta, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Foggia, Frosinone, Lecce, Napoli, Ragusa, Reggio, Calabria, Salerno, Trapani e, Vibo Valentia e Barletta-Andria-Trani.

Nel secondo gruppo, “Metropolis”, (7,1 milioni di residenti, pericolosità fiscale 4, pericolosità sociale 4 e tenore di vita 5), troviamo Roma e Milano.

Segue “Niente da dichirarare”, (2,3 milioni di residenti, con pericolosità fiscale 4, pericolosità sociale 2 e tenore di vita 1). Ne fanno parte: Avellino, Benevento, Campobasso, Enna, Isernia, Matera, Nuoro, Oristano, Potenza e Rieti e Ogliastra.

Il gruppo “Rischiose abitudini” (4,0 milioni di residenti – pericolosità fiscale 3, pericolosità sociale 4, tenore di vita 3) include: Grosseto, Imperia, La Spezia, Latina, Livorno, Lucca, Massa-Carrara, Pescara, Pisa, Pistoia, Prato, Rimini, e Savona.

In “Non siamo angeli” (6,5 milioni di residenti – pericolosità fiscale 3, pericolosità sociale 3, tenore di vita 2) troviamo Bari, Cagliari, Catania, Messina, Palermo, Sassari, Siracusa, Taranto, Carbonia-Iglesias, Medio Campidano e Olbia-Tempio.

Nel gruppo “Gli equilibristi” (5,3 milioni di residenti, pericolosità fiscale 3, pericolosità sociale 2, tenore di vita 3) figurano Arezzo, Ascoli Piceno, Asti, Chieti, Ferrara, L’Aquila, Macerata, Novara, Perugia, Pesaro e Urbino, Teramo, Terni, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Viterbo, Fermo.

Ne “L’Industriale” (14,3 milioni di residenti, pericolosità fiscale 1, pericolosità sociale 3, tenore di vita 4) rientrano Ancona, Bergamo, Bologna, Brescia, Firenze, Genova, Padova, Torino, Treviso, Trieste, Varese, Venezia, Verona, Vicenza, Monza e della Brianza.

Infine, alla categoria “Stanno tutti bene” (9,0 mln di residenti, pericolosità fiscale 1, pericolosità sociale 1, tenore di vita 4) appartengono Aosta, Belluno, Biella, Bolzano, Como, Cremona, Cuneo, Forlì-Cesena, Gorizia, Lecco, Lodi, Mantova, Modena, Parma, Pavia, Piacenza, Pordenone, Ravenna, Reggio Emilia, Rovigo, Siena, Sondrio, Trento, Udine.

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