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Esplosione gasdotto in Austria, il gas riprende dopo “guasto tecnico”: la mappa dei flussi italiani

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Ripristinato completamente e verso tutte le direzioni, già prima della mezzanotte, il flusso di gas dall’hub austriaco di Baumgarten. Lo ha confermato il managing director di Gas Connect Austria, Harald Stindl, in un intervento all’emittente radio ORF

Austria – Da Baumgarten, nell’est dell’Austria, vicino al confine con la Slovacchia, transita il gas russo diretto a Germania, Ungheria, Slovenia, Croazia e soprattutto Italia. “Siamo riusciti a ripristinare tutte le linee di transito, ieri prima della mezzanotte, e tutte queste linee sono operative al 100%”, ha dichiarato Stindl. Gas Connect Austria è la società che opera il sito di Baumgarten.

Intanto, l’Ufficio federale per la protezione della Costituzione e per l’antiterrorismo austriaco ha fatto sapere che l’esplosione non è stato un atto pianificato ma il risultato di un guasto tecnico. “Al momento non ci sono segni che si tratti di un attacco deliberato o pianificato ed è anche esclusa con alta probabilità la possibilità che si tratti di un attacco terroristico”, precisa l’intelligence austriaca, citata dall’agenzia russa Tass.

L’esplosione

In un’esplosione in un impianto di distribuzione di gas a Baumgarten an der March, in Austria, decine di persone sono rimaste ferite e almeno una persona ha perso la vita. Il giornale der Standard, nella sua edizione on line, parla di 60 feriti. Secondo l’Apa, che cita la Croce rossa, i feriti sarebbero 18, e ci sarebbe una vittima. Le cause dell’esplosione non sono ancora chiare. Sul posto sono accorsi vigili del fuoco, ambulanze, elicotteri di soccorso, e forze dell’ordine. Intanto si indaga sulle cause dell’accaduto. Il fuoco, divampato subito dopo la detonazione, è stato spento. Il luogo dell’esplosione è lo stabilimento di stoccaggio di gas naturale importato maggiore del Paese.

In seguito all’esplosione dell’impianto di distribuzione in Austria, i flussi di gas dalla Russia verso l’Italia si sono interrotti. “La causa dell’incidente non è ancora chiara, al momento pensiamo ad un guasto tecnico”, spiegano da Gas Connect Austria, sottolineando che “i gestori dei sistemi di trasmissione vicini sono stati informati immediatamente affinché misure possano essere adottate in tempo utile”. Il gasdotto coinvolto nello stop delle forniture è il Tag (Trans Austria Gas Pipeline) che sfocia a Tarvisio, in Friuli, che garantisce circa il 30% del nostro fabbisogno di gas.

Le forniture italiane

“Oggi – ha detto il ministro dello Sviluppo Calenda – c’e’ stato un incidente in un punto di snodo del gas in Austria, per cui abbiamo un problema serio di forniture, in particolare sul tracciato austriaco che viene dalla Russia. Se avessimo il Tap, oggi non dovremmo dichiarare lo Stato di emergenza per questa mancanza di fornitura”. Il gasdotto che va dall’ Azerbaijan all’ Italia, “serve a diversificare queste forniture di gas”.

In casi come questi, spiegano al ministero dello Sviluppo Economico, la procedura per lo stato di emergenza scatta automaticamente ma “non c’e’ nessun problema di approvvigionamento” grazie agli stock esistenti. La situazione quindi, sottolineano ancora al Mise, è del tutto “sotto controllo”.

Le forniture di gas “potrebbero riprendere già nella giornata di oggi, se venissero confermate le prime indicazioni sull’assenza di danni alle infrastrutture di trasporto”, spiega Snam in una nota, dove ricorda che dopo l’incidente in Austria, il “flusso di importazioni di gas dalla Russia è stato temporaneamente interrotto”. La sicurezza del sistema italiano, ricorda, è “garantita dagli stoccaggi messi a disposizione da Snam“.

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