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Escursionista inglese precipita e muore sulla ferrata Santner. Molti soccorsi in quota anche in Trentino

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La vittima è una donna inglese di 56 anni precipitata per 30 metri. Otto giorni fa in un incidente analogo era morto un 55enne di Gorizia

NordEst  – Incidente mortale, a distanza di pochi giorni dall’ultimo, sulla ferrata Santner, nel gruppo del Catinaccio.  La vittima è una escursionista inglese di 56 anni precipitata poco prima delle 14, mentre si trovava a tre quarti del percorso verso il rifugio Santner. La donna è precipitata per una trentina di metri.

Lungo la stessa via ferrata il 16 luglio aveva perso la vita un 55enne di Gorizia, Marco Mlakar. Sul posto, con un elicottero partito da Vipiteno, il soccorso alpino della Guardia di finanza e l’elicottero Pelikan 2. Non particolarmente difficile e molto frequentata, la ferrata conduce al rifugio Santner.

Gli interventi in Trentino

Un biker del 2005 di Torri di Quartesolo (VI) è stato elitrasportato all’ospedale Santa Chiara di Trento dopo aver avuto un incidente lungo la pista di downhill Whezzy del Bikepark Lavarone. Il ragazzo ha perso il controllo della bici dopo un salto, sbattendo a terra con la testa e perdendo temporaneamente conoscenza. Il Tecnico di centrale del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino meridionale, ha chiesto l’intervento della Stazione Altipiani e dell’elicottero, decollato da Verona perché gli elicotteri di Trentino Emergenza erano impegnati in altri interventi. Sette operatori della Stazione Altipiani hanno raggiunto l’infortunato e gli hanno prestato le prime cure. Poco dopo è atterrato nei pressi anche l’elicottero che ha sbarcato l’equipe sanitaria. Dopo essere stato stabilizzato, il biker è stato imbarcato a bordo ed elitrasportato in ospedale.

Intorno alle 11.05 il Numero Unico per le Emergenze 112 è stato allertato per un escursionista del 1982 di Rovereto in difficoltà sulla ferrata Bolver Lugli (gruppo Pale di San Martino). In difficoltà nei primi 100 metri della ferrata, l’uomo ha chiesto soccorso perché non era più in grado né di proseguire né di tornare indietro per la spossatezza.  Il Tecnico di centrale del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino orientale, ha chiesto l’intervento della Stazione di San Martino di Castrozza. Dopo un’ora di cammino, i soccorritori hanno raggiunto l’escursionista, lo hanno assicurato e lo hanno aiutato a rientrare a valle, fino alla macchina. Per lui non è stato necessario il ricovero in ospedale; l’intervento si è concluso poco prima delle 14.  Altri interventi minori – non gravi o ilesi – nella stessa giornata si sono registrati nella zona di Primiero, con rifornimento nella piazzola di Transacqua (nel video di Stefano Taufer).

Poco prima delle 11.30 intervento nel gruppo del Carega, nei pressi del sentiero attrezzato Pojesi, verso cima Tibet, dove un escursionista ha perso la via, incrodandosi in una zona molto esposta, privo di assicurazione. 
L’elicottero è volato sul posto e lo ha recuperato a bordo. L’uomo, illeso, è stato trasferito a valle ed affidato agli operatori della Stazione di Ala.

Altro intervento in ferrata sulle Dolomiti di Brenta, lungo il sentiero attrezzato Vidi. Un escursionista straniero del 1983 ha chiesto aiuto al Numero Unico per le Emergenze 112 intorno alle 13.15, perché in difficoltà ed impaurito. Anche in questo caso, l’elicottero lo ha recuperato a bordo ed elitrasportato a valle, affidandolo agli operatori della Stazione di Madonna di Campiglio, pronti in piazzola per dare supporto.


In breve

Ci potrebbe essere un corto circuito all’origine dell’incendio che nel tardo pomeriggio di domenica 24 luglio è divampato in una abitazione in località Due Laghi a Padergnone (comune di Vallelaghi). Le fiamme si sono sviluppate in un appartamento al secondo piano di una palazzina e si sono viste distintamente uscire dalle finestre dell’appartamento. Sia l’abitazione incendiata che un altro appartamento sono stati evacuati. In tutto sono quattro le persone che hanno dovuto lasciare la loro casa. Nessuno risulta ferito o intossicato.

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