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Emergenza Maltempo, Di Maio torna nel Bellunese: “Febbraio mese risolutivo per autonomia Veneto. Pensione minima a 780 euro entro marzo”

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Il vice premier, Luigi Di Maio, è tornato nella zona bellunese, colpita dall’eccezionale maltempo di fine ottobre. Parla anche della protesta dei sindaci e delle pensioni minime

Voglio anche voi in vacanza qui in Veneto insieme a me e alla signora Rosetta! Diamo tutti una mano a queste persone colpite dall’alluvione! 💪😀 Ps: qui è bellissimo!

NordEst – Ad Alleghe – dove è stato accolto dal sindaco Siro De Biasio – la prima tappa di una due giorni caratterizzati da un programma di appuntamenti con i sindaci, gli imprenditori e gli operatori turistici che incontrerà tra oggi e domani.

Dopo il sopralluogo nei giorni successivi al disastro meteorologico, Di Maio aveva assicurato un suo ritorno in zona anche se non ha mantenuto la promessa di trascorrere le proprie vacanze natalizie tra le Dolomiti.

Oltre ad Alleghe, Di Maio visita Rocca Pietore e Sottoguda, paesi come altri della montagna veneta messi in ginocchio e che sono riusciti, con difficoltà, a superare l’emergenza e a rilanciare l’economia a partire da quella turistica.

 

 

  • Autonomia al Veneto – Febbraio mese risolutivo per l’autonomia del Veneto. Lo assicura il vice premier Luigi Di Maio il quale ha sottolineato che “l’autonomia la stiamo facendo; ho preso l’impegno con i veneti e nei prossimi giorni abbiamo incontri importanti e risolutivi. Ma come ci siamo detti nel cronoprogramma – ha spiegato – per febbraio deve essere pronto il documento con cui il presidente del Consiglio dovrà discutere con i presidenti di Regione”. Di Maio ha infine sottolineato che “non c’è nessuna volontà di disattendere il referendum e l’autonomia a questa regione come alla Lombardia e a tutte quelle che lo chiederanno. Però l’autonomia si deve dare in un’ottica di un’Italia che deve essere solidale”. Per il presidente del Veneto, Luca Zaia, “le parole del vicepremier Di Maio sono musica per le orecchie di noi veneti. E’ una questione di coerenza, e Di Maio dimostra di essere coerente confermando l’impegno per l’autonomia e smentendo certi soloni che tentano di contrastarla”.
  • Protesta sindaci – “Solo campagna elettorale da parte di sindaci che si devono sentire un po’ di sinistra facendo un po’ di rumore. Ma se vuoi sentirti di sinistra, metti mano ai diritti sociali di questo Paese, quelli che la sinistra ha distrutto in questi anni. Pensate come stanno messi male”. Lo ha detto il vice premier Luigi Di Maio commentando la decisione di ‘bloccare’ l’applicazione del decreto sicurezza da parte di alcuni sindaci tra cui quello di Palermo Leoluca Orlando.
  • Pensioni e Quota 100 – Di Maio ha detto che l’arrivo della pensione di cittadinanza a 780 euro è previsto tra febbraio e marzo ma non è ancora chiaro quali saranno le prestazioni che saranno aumentate (l’assegno sociale?). Per le pensioni di cittadinanza il limite di reddito per un single per l’accesso a questa misura sale a 7560 euro annui. Naturalmente le prestazioni saranno integrative rispetto a quanto già si ha. Infine il vice premier ha risposto al presidente della Confindustria, Vincenzo Boccia, preoccupato per l’emergenza lavoro sottolineando che oltre al beneficio economico il Reddito di cittadinanza punta sull’impegno delle persone coinvolte in un progetto formativo che dovrebbe puntare al reinserimento nel mercato del lavoro.

Il Bellunese si rialza dopo l’emergenza

“Voglio dire a tutti gli italiani che questa zona si è rialzata e ribadisco l’invito a venire in vacanza in queste zone che sono state colpite da eventi alluvionali a fine ottobre.” – ha detto Di Maio. “La mia presenza qui è un segnale che questa è una zona che ha avuto la forza di ripartire come testimoniano le presenze turistiche nelle strutture ricettive e sulle piste durante le festività. Voglio ringraziare questo territorio che ha reagito con i suoi cittadini, i volontari, le istituzioni e gli imprenditori dimostrando un grande spirito di iniziativa.” Nel pomeriggio Di Maio si è recato a Sottoguda (Rocca Pietore) visitando una delle zone più colpite dall’alluvione in compagnia del deputato bellunese Federico D’Incà.

“Ringrazio il Ministro per essere tornato a distanza di poche settimane in questi territori per vedere con i propri occhi come le attività siano ripartite. Questa visita vuole essere anche un’occasione di spinta a credere in queste zone, nelle comunità locali e nella qualità della loro offerta turistica.” ha sottolineato D’Incà. La giornata del ministro è terminata presso l’hotel Posta di Caprile del presidente di Dolomiti Stars e Alleghe Funivie, Sergio Pra, con un incontro con i sindaci dell’alto agordino al quale hanno partecipato al tavolo dei relatori anche il deputato Federico D’Incà, Federico Caner, Assessore della Regione Veneto per la programmazione, fondi UE, turismo, commercio estero, il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin, il Vice prefetto della Provincia di Belluno Carlo De Rogatis e il sindaco di Alleghe Siro De Biasio.

Le autorità presenti hanno sottolineato come dopo una prima fase che ha permesso di fronteggiare l’emergenza con danni stimati dalla Regione Veneto in un miliardo e 760 milioni, sia ora necessaria una programmazione a lungo termine per la montagna che passi anche attraverso uno stanziamento dei fondi semplificato e una politica in grado di sostenere la montagna e le sue specificità. 

“Sono venuto per ascoltare le parole dei sindaci e capire cosa possiamo fare per ritornare alla totale normalità in queste aree – ha detto Di Maio – la grande paura che aleggiava la prima volta che sono stato qui a novembre era di non essere pronti per la stagione invernale ma con un grande sforzo collettivo siete riuscite a vincere la sfida. Questo però non significa che tutti i problemi sono risolti. La stagione turistica invernale era una sfida e l’avete vinta e ora vi state preparando alla stagione estiva ma contemporaneamente bisogna affrontare problemi più profondi, in primis il dissesto idrogeologico. I fondi ci sono e attraverso il fondo di protezione civile stiamo provando ad accelerare i processi snellendo il normale iter burocratico. Dobbiamo però creare un focus sulle aree montane. Queste sono aree che hanno bisogno di una valorizzazione per la loro natura e per la loro specificità, non solo qui ma anche in altre zone d’Italia. Dobbiamo portare avanti politiche che permettano di evitare ad esempio lo spopolamento, creando servizi che consentano alle imprese di esistere in questi territori ma allo stesso tempo di avere una presenza internazionale e di rilanciare l’occupazione attraverso nuove opportunità in campo turistico.”

“Siamo molto contenti che Di Maio e il governo abbia mantenuto la promessa di ritornare nelle nostre terre” ha detto il presidente di Dolomiti Stars Sergio Pra. “Per la nostra imprenditoria e per il turismo montano la vicinanza del governo è fondamentale. Abbiamo reagito immediatamente all’emergenza ma ora necessitiamo di stanziamenti dedicati e di una politica specifica che ci permettano di pensare ai nostri territori non solo nell’immediato ma anche nel medio e lungo termine. Il percorso è iniziato”.

Di Maio nell’Agordino (TeleBelluno)

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