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Elisoccorso a Primiero per scialpinista ferito, interventi anche sul Lagorai, a Folgaria e in Fassa

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Giornata intensa per il soccorso alpino trentino

Trento – Uno scialpinista di 48 anni di Trento, si è procurato un trauma all’arto inferiore dopo essere caduto mentre stava scendendo lungo una strada poco sopra l’abitato di Mezzano (Primiero), verso i prati di San Giovanni, a una quota di circa 700 metri.

La chiamata di emergenza è arrivata poco prima delle 13. Su richiesta del Tecnico di Centrale Operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, due squadre delle Stazioni del Vanoi e Primiero hanno raggiunto l’infortunato con due quad dotati di cingoli per la neve.

Considerata l’entità del trauma, si è preferito far intervenire anche l’elicottero che ha verricellato sul posto il tecnico di elisoccorso e l’equipe medica. L’infortunato, dopo essere stato stabilizzato e imbarellato, è stato trasportato con il quad fino a Mezzano, dove lo attendeva l’elicottero per il trasferimento all’ospedale Santa Chiara di Trento.  

Scialpinista ferito sul Lagorai

Poco prima delle 12.30 uno scialpinista del 1992 di Rovereto è stato soccorso per un trauma al ginocchio. L’intervento si è svolto sulla catena del Lagorai, tra il rifugio Sette Selle e il lago d’Erdemolo (Palù del Fersina) a una quota di circa 2.000 m.s.l.m.. In un primo momento l’infortunato è stato assistito da due operatori della Stazione di Pergine che si trovavano per caso nei pressi del luogo dell’incidente. Sul posto è arrivato l’elisoccorso che ha recuperato a bordo lo scialpinista e lo ha trasferito all’ospedale Santa Chiara di Trento.

Soccorsi in azione anche a Folgaria

Una scialpinista veneta del 2002 si è procurata una probabile frattura all’arto inferiore nei pressi del rifugio Paradiso, sotto il monte Cornetto (Folgaria) a una quota di circa 1.600 metri. La chiamata di emergenza, è arrivata intorno alle 13.50. Raggiunta dall’elisoccorso, l’infortunata è stata recuperata a bordo e trasferita all’ospedale Santa Chiara di Trento. Non è stato necessario l’intervento degli operatori della Stazione Altipiani.

Soccorso alpino in Val di Fassa

Una scialpinista emiliana del 1975 è stata elitrasportata all’ospedale di Cavalese dopo essersi infortunata ad un arto inferiore 200 metri sopra il rifugio Passo Principe (Catinaccio, Val di Fassa). La chiamata di emergenza è arrivata poco prima delle 17 dai due compagni di escursione. Il Tecnico di Centrale Operativa del Soccorso Alpino e Speleologico ha chiesto l’intervento dell’elicottero. L’operazione di soccorso è risultata particolarmente complessa per la presenza di vento in quota e per il buio. Dopo vari tentativi di avvicinamento, il tecnico di elisoccorso è stato verricellato nei pressi del luogo dell’incidente, ha raggiunto l’infortunata ed ha provveduto a stabilizzarla. Nel frattempo l’elicottero è volato a Pozza di Fassa ed ha elitrasportato in quota, al rifugio Vajolet, due operatori della Stazione Centro Fassa, per andare incontro con gli sci d’alpinismo ai due compagni della donna che, illesi, erano in grado di riprendere la discesa in autonomia e che, a causa del vento persistente, non potevano essere recuperati dall’elicottero. L’infortunata, insieme al tecnico di elisoccorso, è stata verricellata a bordo dell’elicottero e trasferita all’ospedale di Cavalese mentre i due compagni sono rientrati a valle incolumi verso le 19, insieme ai soccorritori.

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