Entrano nel vivo le grandi manovra in vista delle elezioni provinciali del prossimo 21 ottobre in Trentino. Sindaco Rovereto: “Smettiamola di ragionare in termini di Pd, Upt e Patt che o sono morti e sepolti o si stanno per seppellire da soli”
Trento – “La nostra collocazione non è nel centrosinistra autonomista perché quell’esperienza, anche fisiologicamente, è di fatto finita. Non siamo nel centrosinistra e non abbiamo l’ambizione di entrarci: vogliamo fare qualcosa di diverso”. A dirlo è il sindaco di Rovereto, Francesco Valduga, a proposito delle liste civiche o movimenti civici.
“Abbiamo la possibilità, dentro la nostra Autonomia – aggiunge – di costruire alleanze più rappresentative e più marcatamente legate ai territori di quanto sia stato capace di fare il centrosinistra stesso.
Il governo lo si fa dalla periferia al centro, non al contrario. Si riparte dal territorio con liste civiche inclusive, poiché provenienti da aree culturali che hanno fatto la storia di questa terra: un’area popolare, una autonomista, una liberal-democratica e anche una riformista. Però smettiamola di ragionare in termini di Pd, Upt e Patt che o sono morti e sepolti o si stanno per seppellire da soli”.
Mentre la riconferma di Rossi non arriva, lista Daldoss in campo
“Alle prossime elezioni provinciali ci sarò con una lista frutto di una aggregazione aperta sia a chi oggi c’è, sia a chi ha detto che vuole esserci, ma per ora non si è sbilanciato, come i Civici. Al sindaco di Rovereto, Francesco Valduga, dico che un appoggio politico esterno è il benvenuto”. Così l’assessore provinciale trentino Carlo Daldoss, in vista delle elezioni provinciali di ottobre in Trentino. “Il mio progetto – spiega – quello di realizzare un partito territoriale che abbia una base più ampia possibile, non è praticabile negli attuali partiti e nel Patt in particolare”. Tra i cambiamenti in vista delle provinciali anche l’annuncio del consigliere Pd, Mattia Civico su Facebook della decisione di non ricandidarsi. Una scelta che chiarisce, è in linea con quanto deciso nel 2008, ovvero di dedicare dieci anni all’esperienza politica, fermo restando il proposito di proseguire il suo impegno privato come attivista.
De Laurentis scommette su Tre
L’ex presidente degli Artigiani trentini in campo: “Ora basta con tutto questo buonismo”. Roberto De Laurentis riparte, rivendicando 12 anni da consigliere comunale in Alleanza nazionale, se la prende abbastanza con i sindacati e si presenta con un progetto che assicura di voler puntare su Tre cose fondamentali. Il movimento si chiama Tre (Territorialità, responsabilità, economia) e ha nel proprio logo pure una farfalla che assomiglia tanto a quella inventata da Mario Malossini: “Sono tutti in attesa di fare il primo passo, due schieramenti e tante liste civiche. Non succede nulla ed io allora mi sento di fare io il primo passo in tutta questa confusione”.
Agire presenta la sua lista
Secondo compleanno per Agire per il Trentino che si prepara ad affrontare l’esame di maturità del prossimo mese di ottobre. Il movimento fondato da Claudio Cia ha presentato la propria lista davanti ai sostenitori più fedeli, quelli della prima ora, confermando la scelta di essere nel centro destra alle prossime elezioni provinciali. Nessun dubbio per Cia, il candidato alla presidenza più autorevole è Maurizio Fugatti. Sanità, sicurezza, lavoro. Parole che riassumono il programma elettorale e che trovano condivisione in tutte le componenti del centro destra autonomista. Guarda il servizio di Trentino Tv
Autonomisti popolari in campo
Gli Autonomisti popolari di Walter Kaswalder hanno sciolto le riserve ed annunciano che il movimento sarà la componente autonomista della nuova coalizione territoriale di centro destra, che si propone di governare il Trentino a partire dal prossimo mese di ottobre. La decisione è stata presa giovedì sera nell’assemblea provinciale di Autonomisti Popolari. Walter Kaswalder ha invitato tutti i presenti “a impegnarsi per la coalizione dell’alternanza e del cambiamento dopo vent’anni di centrosinistra” e ha esortato i presenti “a dare il proprio contributo in termine di idee e di impegno personale”.
Torna anche l’UdC
Ritorna un nome, quello dell’UDC Unione di Centro. Momento di confronto nelle sale del grand hotel Trento, con l’obiettivo di provare a ripartire con uno dei simboli che ha fatto la storia della politica italiana. Oggi l’Udc potrebbe tornare fra i protagonisti della prossima tornata elettorale di ottobre, in Trentino. Curiosità per la presenza di Giacomo Bezzi, di Forza Italia, per quella del sottosegretario Fugatti e del Senatore De Bertoldi.