NordEst

E’ polemica dopo Cortina 2013

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Le polemiche che hanno preceduto la sonora bocciatura di Cortina 2013 si amplificano nei giorni successivi e coinvolgono i politici bellunesi. L'intervento del presidente della provincia di Belluno provoca l'irritazione degli Industriali e del sindaco di Cortina.

Cortina e la secessione dal Veneto

"La bocciatura della candidatura di Cortina ai mondiali di sci deve farci riflettere. E quanto è successo ci insegna che non ci si può affidare né a deleghe né a rendite di posizione", è quanto ha sottolineato il presidente della Provincia di Belluno Sergio Reolon, ammettendo che i giochi veri si compiono dentro alla Federazione internazionale di sci.

Reolon, contesta però il fatto che Cortina e il territorio non sono arrivati uniti all'obiettivo. "La candidatura di Cortina era obiettivamente debole – ha spiegato Reolon – ma è diventata ancor più fragile dalla situazione in cui il capoluogo ampezzano si trova. Ha voluto staccarsi da Belluno e dal Veneto e ha chiesto di far parte della Provincia di Bolzano, ma non ne fa parte ancora. Si è affidata alla secessione invece che investire con il resto del Bellunese e lavorare dentro un quadro di solidarietà con il resto del territorio". Reolon definisce quello di Cortina un vero e proprio gioco solitario. 

Belluno e l'autonomia

Il presidente della Provincia non dimentica nemmeno il tema caldo dell'autonomia e precisa che non basta un partito da solo, la Lega, per raggiungere una quota di federalismo che vada bene per Belluno. "Ma se al federalismo fiscale si unisce il riconoscimento di specificità del bellunese, forse il risultato si ottiene".

La presa di posizione degli industriali 

Non tarda ad arrivare la presa di posizione del presidente degli industriali di Belluno, Valentino Vascellari, secondo il quale Reolon sta cercando di addossare in capo ad altri le colpe di ciò che non ha fatto lui.

Il responsabile locale di Assindustria, precisa che gli industriali hanno giocato le carti più importanti per questa scommessa, coinvolgendo anche il presidente Montezemolo, ma non è bastato.

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