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Longarone, domenica 1 dicembre appuntamento con Vivaldi, Rossini e i Solisti Veneti

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Il concerto si terrà a Longarone, presso la Chiesa Arcipretale alle ore 21.00

Solisti Veneti

Longarone (Belluno) – Forse nulla meglio che la contemplazione dell’arte, infinitamente superiore ad ogni parola e discorso, può commemorare le vittime della catastrofe del Vajont, che il 9 ottobre 1963 – esattamente cinquant’anni or sono – vennero travolte dalla furia dell’acqua.

Lo faranno “I Solisti Veneti” diretti da Claudio Scimone la sera di DOMENICA 1 DICEMBRE 2013 alle ore 21 nell’antica CHIESA ARCIPRETALE DI LONGARONE.  La popolarissima orchestra italiana, che proprio nella stagione 2013/2014 celebrerà i cinquantacinque anni di un’attività che non ha quasi eguali al mondo, soprattutto se si considera che il bravissimi “Solisti” di Claudio Scimone con lui hanno suonato in pressoché tutti i Paesi del mondo, collezionando con la loro straordinaria vitalità artistica infiniti premi musicali e discografici e quasi cinquecento registrazioni alcune delle quali divenute autentiche pietre miliari della discografia.

Vivace ed ispirato il programma della serata, segnato da capolavori assoluti della storia della musica accomunati da un indiscutibile ottimismo, perché in fondo – e i grandi artisti lo sanno bene! – anche di fronte alle catastrofi non si deve mai cessare di celebrare la vita. E proprio la vita, meravigliosamente inscritta nel sapiente ritmo del cosmo, viene celebrata con impareggiabile fantasia nelle Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi, che a Longarone “I Solisti Veneti” hanno deciso di eseguire integralmente. Non si sarebbe potuto fare scelta migliore, la fine ironia di Vivaldi, la straordinaria poesia racchiusa in questi quattro stupendi quadretti musicali sono forse la più grande celebrazione della vita e della bellezza del creato che la storia della cultura occidentale ci abbia lasciato.

Una gioiosa contemplazione che dal capolavoro vivaldiano – che “I Solisti Veneti” hanno eseguito ovunque e più volte registrato (si tratta senza dubbio di una delle loro interpretazioni di maggior bellezza e successo!) si estende esuberante a tutto il programma dell’attesa serata del 1 dicembre, nel quale brillano altre significative perle musicali quali l’Elegia per archji Våren, (L’Ultima primavera) di Edvar Grieg e quel Concerto in la minore RV 419 per violoncello e archi, di Vivaldi, il cui bellissimo Andante centrale resta uno delle più alte pagine violoncellistiche di tutti i tempi. Per concludere, infine, con l’irresistibile vivacità di Rossini e di una delle sue pagine più amate (un altro dei grandi successi de “I Solisti Veneti”), la Terza Sonata per archi in do maggiore, terza di sei sonate che il Compositore pesarese scrisse nel 1804 all’età di soli tredici anni.

Esilarante la descrizione che Rossini stesso lasciò di questo suo lavoro: … sei Sonate orrende da me composte alla villeggiatura (presso Ravenna) del mio amico mecenate Agostino Triossi all’età la più infantile non avendo preso neppure una lezione di accompagnamento; il tutto composto e copiato in tre giorni, ed eseguito cagnescamente dal Triossi, dal Morini e dal fratello di questi e da me stesso che ero – per dir vero – il meno cane.

Tanto orrende non erano proprio, visto che Rossini stesso invece di gettarle le conservò accuratamente e vi tornò anche sopra, rimaneggiandole – invero senza troppi cambiamenti (appunto: erano già eccellenti!) – e lasciando ai posteri un capolavoro di spensieratezza che ancora oggi si esegue con vero piacere (da parte degli esecutori) e indubbio, straordinario diletto degli uditori!

Il concerto si tiene in collaborazione con il COMUNE DI LONGARONE, CON LA FONDAZIONE VAJONT E CON LA CASSA DI RISPARMIO DEL VENETO INGRESSO: GRATUITO FINO AD ESAURIMENTO DEI POSTI.

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