E’ quanto emerge confrontando le precipitazioni mensili del 2015 e quelle medie mensili del periodo 1921 – 2015. I valori anomali sono dovuti essenzialmente all’innalzarsi delle temperature minime. 2015 da record per le temperature, deboli precipitazioni attese per sabato 2 gennaio
di Ervino Filippi Gilli*
Nordest – Gli ultimi giorni del 2015 possono essere ricordati (speriamo) come quelli in cui anche “l’uomo comune” si è accorto sulla propria pelle che qualche cosa nel clima sta cambiando e non certo in meglio.
A Pechino l’aria è così irrespirabile che anche il sistema produttivo è stato parzialmente fermato. A Roma si circola a targhe alterne mentre a Milano il traffico è bloccato completamente per alcuni giorni; tutto questo perché la cappa di smog che grava sulla Pianura Padana e sulla Capitale ha superato per troppi giorni consecutivi i limiti di legge.
Queste misure urgenti messe in atto per tamponare la situazione sono chiaramente palliativi che poco possono fare; solo le agognate piogge od almeno il vento potranno far ritornare la situazione entro limiti accettabili. Così potremo dimenticarci del problema, fino alla prossima volta.
Il perché di questa situazione è facilmente spiegabile dal punto di vista meteorologico: non piove da due mesi (mentre nel nord della Gran Bretagna sono sommersi dalle acque d’inondazione) ed i venti sono praticamente assenti. In montagna le cose non vanno meglio che altrove: è di alcuni giorni fa l’ordinanza provinciale che vieta lo sparo di fuochi d’artificio per il pericolo d’incendio nei boschi a causa della siccità e molti comuni hanno esteso il divieto anche all’interno dei centri abitati.
Come siamo arrivati a questo punto?
Che l’anno 2015 sia stato “stravagante” dal punto di vista termometrico e pluviometrico è evidente. Già in altro articolo apparso su questa testata si faceva cenno alle anomalie termometriche di novembre con temperature prossime ai 20°C, cosa mai accaduta negli oltre novanta anni di rilevamento dei dati; ad aggravare la siccità invernale (nell’inverno 2014-2015 era caduto un terzo della neve dell’anno precedente, valore comunque inferiore di oltre il 50% rispetto alla media) ci si è messa anche quella autunnale di quest’anno.
I dati meteo
Utilizzando i dati forniti dalla stazione di MeteoTrentino posizionata a San Martino di Castrozza, si evincono alcuni fatti: primo tra tutti una precipitazione annuale del 17% inferiore alla media 1921 – 2015, 1194 mm contro i 1432, ovvero un deficit di 238 mm. In secondo luogo, come appare evidente dal grafico di confronto tra le precipitazioni mensili del 2015 e quelle medie mensili del periodo 1921 – 2015, l’assenza di piogge negli ultimi due mesi, fatto questo mai avvenuto nei 94 anni di rilevamento dei dati.
I superamenti delle medie sono stati importanti: per le massime fino a 3.5°C in novembre e 3.3°C in dicembre, per le minime 2.2°C in luglio e 2.5°C in dicembre. Per ora non ci resta che attendere che qualche cosa cambi nella circolazione atmosferica, ma le previsioni per i prossimi giorni non sono troppo rassicuranti in questo senso.
Ervino Filippi Gilli – Tecnico Forestale