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Oltre lo Spazio, Nespoli e Battiston si raccontano

Il fisico Roberto Battiston e l’astronauta Paolo Nespoli racconteranno lo spazio come nuova frontiera e come metafora che dice molto di noi, come individui e come società

Nespoli e Battiston al Quirinale con il presidente Mattarella (ph Quirinale)

 

Castello Tesino (Trento) – L’incontro è l’unico evento pubblico di Orizzonte scienza, il percorso di formazione residenziale che si tiene fino al 21 aprile nell’Altopiano del Tesino, all’interno del programma “Gli orizzonti della Fondazione Valtes”. Come vive un essere umano nello spazio? E soprattutto, è realistico pensare di abitarci nel futuro? Tra sogni megalomani e la ricerca di risposte alle domande che le crisi planetarie ci pongono ogni giorno, lo spazio sembra l’unica alternativa per l’umanità in un futuro in cui la Terra, per nostra colpa e responsabilità, non potrà più ospitarci.

Ma l’attenzione allo spazio che ha mosso sempre l’essere umano fin dalle origini, ben testimoniata in epoca contemporanea dal grande successo delle narrazioni
fantascientifiche, rispecchia la nostra ricerca di senso e il tentativo di rispondere alle grandi domande sulla nostra esistenza: una visione di infinito, di esplorazione oltre i limiti conosciuti, un’aspirazione a qualcosa di grande che supera ogni nostra esperienza, per prendere coscienza da un lato della nostra finitezza, dall’altro del misterioso contesto spaziale in cui la Terra è inserita.

“Viaggiando a 28mila chilometri orari e a 400mila metri di altitudine, il mondo diventa tutta un’altra cosa. È come osservare un quadro di Monet, se sei troppo vicino non capisci nulla: da lassù vedi cose che qui sulla Terra neanche immagini”. Così ha commentato il suo lavoro l’astronauta dell’Agenzia spaziale italiana Paolo Nespoli in un’intervista su Avvenire. Vivere lo spazio è come entrare in una nuova dimensione dell’esistenza, in cui devi ritrovare le coordinate basilari del vivere e sviluppare abilità extraterrestri, come afferma Nespoli. Da lassù, la Terra, l’uomo, Dio parlano un linguaggio diverso, la cui comprensione apre a nuove frontiere della conoscenza della nostra vita.

Ma di nuova frontiera si parla anche in merito alla possibilità di conquistare lo spazio, abitarci, creare lì una nuova forma di comunità e di convivenza reciproca. Il fisico Roberto Battiston, professore ordinario di fisica sperimentale all’Università di Trento, ha dedicato le sue ultime ricerche proprio a questo tema, e alle opportunità sociali ed economiche dell’esplorazione spaziale.

Redazione:
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