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Il decreto Sicurezza è legge: ecco che cosa prevede. Via libera anche al ‘codice rosso’ contro la violenza sulle donne

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Dopo aver incassato mercoledì il voto di fiducia, il decreto Sicurezza è ora legge

Roma (Adnkronos) – Con 396 sì e 99 no la Camera ha approvato il provvedimento già licenziato dal Senato e fortemente voluto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini. A votare a favore del pacchetto di misure, oltre a M5S e Lega, sono stati anche i gruppi del centrodestra. In Aula, al momento dell’approvazione, dai banchi del Carroccio è partita una ola e un lungo applauso.

Nessun battimano, invece, da parte dei parlamentari Cinquestelle. Per il governo erano presenti il vicepremier Salvini e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti. Per il M5S il ministro per il Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro. Dopo il voto Salvini e Fraccaro, seduti a fianco, si sono stretti la mano.

Le proteste in aula sul dl Sicurezza

Proteste, invece, si sono levate dai banchi del Pd, dove i deputati hanno indossato una maschera bianca sul volto. “Questo decreto – è l’accusa dei dem – creerà persone invisibili”. A esultare, invece, è il ministro dell’Interno: “Sono contento, è una giornata memorabile – ha detto Salvini -. Sono felice e soddisfatto”. Poi, rispondendo a chi gli chiedeva se fosse compiaciuto che il decreto sia stato votato da una maggioranza allargata, il vicepremier ha osservato: “Mi fa piacere che sia rimasto qualche reduce della sinistra a ritenere che l’immigrazione clandestina non sia un problema e che la sicurezza sia un tema, una cosa, solo di destra, mentre è una cosa di tutti”. Soddisfatto anche il premier Giuseppe Conte: “Un altro pezzo del contratto di governo è stato realizzato – ha scritto Conte su Twitter -. Abbiamo assunto precisi impegni di fronte agli italiani e continueremo a rispettarli. Proseguiamo così”.

Alcuni deputati M5S, invece, non hanno partecipato al voto. Tra questi Doriana Sarli e Gilda Sportiello. “Non ho partecipato al voto, anziché votare contro, come segno di rispetto per il lavoro di chi si è speso per migliorare questo decreto. Con scarsi risultati”, dice Sarli all’Adnkronos. “Per come sono andate le cose alla Camera, non sono stati apportati miglioramenti per rendere il dl meno impattante sul tessuto sociale”, le fa eco Sportiello. In totale sono 14 i deputati M5S che non hanno partecipato al voto. Alcuni, viene sottolineato, sono assenti giustificati.

Altri, invece, sarebbero assenti ‘non giustificati’. A quanto apprende l’Adnkronos da fonti M5S i deputati 5 Stelle che risultavano assenti ‘non giustificati’ al momento del voto finale sono: Barzotti, Cappellani, Ehm, Gallo, Giannone, Ricciardi, Sarli, Sportiello, Vizzini. Tutti, tranne Gallo, avevano firmato la lettera ‘critica’ nei confronti del decreto Salvini.

Stretta sul fronte immigrazione

Dopo il via libera della Camera (e l’ok precedentemente incassato dal Senato) il decreto Sicurezza è ora legge. Tante le novità contenute nel provvedimento fortemente voluto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, dai permessi di soggiorno ai centri di permanenza, passando per l’Agenzia nazionale per i beni sequestrati. Vediamo, di seguito, quali sono le misure principali.

CENTRI DI PERMANENZA – Sul fronte immigrazione, il decreto prevede il raddoppio dei tempi di trattenimento nei Centri di permanenza per il rimpatrio, che passa da 90 a 180 giorni;

PERMESSI DI SOGGIORNO – Il decreto prevede poi l’abrogazione dei permessi di soggiorno per motivi umanitari sostituiti con permessi per meriti civili o per cure mediche o se il Paese di origine vive una calamità naturale.

SPRAR – Quanto agli Sprar, continueranno ad esistere ma limitatamente ai richiedenti di protezione umanitaria e ai minori accompagnati.

REVOCA PERMESSO – Il dl prevede, inoltre, l’ampliamento dei reati che provocano la revoca del permesso di rifugiato (violenza sessuale, spaccio di droga, violenza a pubblico ufficiale).

DASPO – Per quanto riguarda le ‘disposizioni in materia di sicurezza pubblica, prevenzione e contrasto al terrorismo e alla criminalità mafiosa’, il decreto prevede l’estensione del ‘daspo’ per i sospettati di avere a che fare con il terrorismo internazionale e l’estensione del daspo urbano anche ad aree quali mercati e fiere.

REVOCA CITTADINANZA – Per i colpevoli di reati con finalità di terrorismo scatterà poi la revoca della cittadinanza.

AGENZIA NAZIONALE BENI SEQUESTRATI MAFIA – Inoltre, il dl contempla il potenziamento degli organici dell’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alle mafie.

TASER – Quanto alla sperimentazione di armi ad impulsi elettrici (taser), viene estesa agli operatori della polizia municipale di Comuni con più di 100.000 abitanti.

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