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Dal ghiaccio in Marmolada affiora la storia

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Tornano alla luce oggetti della Prima Guerra Mondiale e rifiuti

Marmolada, Galleria Rosso (Galleria d’attacco italiana verso Forcella ‘V’ – Italian Assault tunnel toward saddle V): Una delle foto di Luca Campigotto che raccontano lo scenario della Grande Guerra e che saranno in mostra fino al 30 Ottobre a Venezia

NordEst – Il ghiaccio della Marmolada si ritira e la coperta bianca sempre più corta, in 100 anni il ghiacciaio perenne è passato dai 420 a 214 ettari, lascia affiorare nuovi ‘tesori’ dormienti e protetti da oltre un secolo dalla coltre bianca.

Sono i resti della residenza attorno ai tremila metri dei militari che hanno sfidato, spesso perdendo, la morte durante la Grande Guerra.

Gavette, posate, scarponi, reticolati, bombe, fucili e baionette oggetti oggi ricoperti di ruggine e persino un vecchio forte, stanno facendo gola ora a decine di ‘recuperanti’ che stanno marciando sulla grande montagna. Un assalto del tutto differente da quelli vissuti tra il 1915-18 ma che non nasconde un fondo di pericolo.

Ma non è tutto perché il ghiacciaio che non c’è più restituisce alla luce anche ‘immondizie’ moderne. Lattine, bottiglie, cavi di vecchi impianti di risalita. Ora scatta l’operazione pulizia che spetta al Trentino.

La grande macchina per togliere il secolare pattume partirà da Alba di Canazei.

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