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Crisi, in due anni il numero antisuicidi 800/334343 del Veneto chiamato da 1316 persone

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Il numero voluto alla regione Veneto è unico nel suo genere: diversi stati esteri interessati a ripetere l’esperienza

telefono

Venezia – Dalla sua attivazione nel giugno 2012 a fine marzo 2014 il progetto “InOltre”, istituito dalla Regione Veneto per assistere i propri imprenditori e lavoratori colpiti dalla crisi attraverso il numero verde 800334343 gestito da esperti psicologi e operativo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, ha ricevuto 1.316 chiamate (circa 2 al giorno) con richiesta d’aiuto, il 15% delle quali provenienti da fuori regione. Degli 843 utenti differenti che hanno telefonato, 246 persone sono risultate in situazione particolarmente grave e sono state seguite direttamente sul territorio, anche per un lungo periodo, con assistenza psicologica, ma anche consulenza interfacciandosi con i servizi sul territorio come banche, commercialisti, legali in grado di aiutare nel percorso verso una nuova vita personale e lavorativa.

I risultati di questi due anni di lavoro, grazie al quale si è oramai costituita una vera e propria rete d’intervento composta da non meno di 900 persone, da associazioni di categoria, volontariato, enti locali, Caritas e servizi sanitari territoriali, sono stati presentati oggi nella sede della Giunta regionale, alla presenza del Presidente della Regione, dell’assessore regionale alla sanità, della responsabile del servizio Emilia Laugelli e dal professor Giampiero Turchi, docente di psicologia clinica dell’Università di Padova, partner tecnico e consulente dell’iniziativa.
“Quando siamo partiti – ha tenuto a sottolineare il Governatore – siamo stati accolti da riserve e critiche. A due anni di distanza, e con questi numeri straordinari, siamo orgogliosi di poter dire che la qualità è rimasta e il resto, chiacchiere comprese, si è dissolto nel nulla. Era allora ed è ancora un momento difficilissimo per la crisi che ha cancellato migliaia di imprese e messo a piedi 195.000 lavoratori. Abbiamo risposto sia con questo servizio prima sanitario e poi di assistenza tecnica per riprendersi una vita e un lavoro, sia con l’intervento della finanziaria regionale Veneto Sviluppo, che ha appoggiato non meno di 10.000 imprese”.
“Con tutti i tagli che continuano a piovere da Roma – ha aggiunto l’assessore alla sanità – abbiamo voluto far fronte anche a questa emergenza e continueremo a farlo, ma attenzione, perché in un momento storico di crisi tagliare ancora sulla sanità equivale a destabilizzare lo Stato”.
Il professor Turchi ha tenuto a sottolineare che “questo servizio è al momento unico al mondo e da tanti paesi esteri alle prese con una crisi economica stiamo ricevendo richieste di approfondimenti e informazioni. InOltre è oggi un vero e proprio esempio mondiale”.
La responsabile del servizio, Emilia Laugelli, ha illustrato le modalità di funzionamento degli interventi, ricordando tra l’altro che, progressivamente, l’attività si è evoluta sulla base delle tipologie di richiesta che arrivavano.
I 246 utenti più gravi assistiti sul territorio provengono principalmente dalle province di Vicenza, Padova, Treviso e Venezia e il 100% di loro si è dichiarato “soddisfattissimo” dell’assistenza ricevuta. In generale il 71% di chi ha telefonato si è dichiarato “soddisfattissimo” o “soddisfatto”. Il 29% che si è dichiarato “poco soddisfatto” credeva di trovare al numero verde l’attivazione di finanziamenti, la messa a disposizione immediata di un posto di lavoro, o assistenza legale diretta.
E’ stata anche realizzata una scala di rischio delle situazioni trattate da uno a cinque. La maggior percentuale (il 32%) è stata registrata sul livello tre, seguito dal livello due e dall’uno. I casi più preoccupanti sono stati il 14%. Nel 2% si è rilevato un rischio suicidario altissimo che ha richiesto intervento immediato.

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