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Covid: un morto e 104 casi in Trentino. Bolzano chiude bar alle 20 e ristoranti alle 22, Trento prepara protocollo sci

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Analizzati 1820 tamponi molecolari in Trentino

Trento/Bolzano – Sono 104 i nuovi contagi registrati fino a domenica in provincia di Trento. Sono stati analizzati 1820 tamponi molecolari, 836 processati dall’Apss, 984 dalla Fondazione Mach. Di questi 104 nuovi contagi ci sono due casi tra 0 e 5 anni, 6 tra i 6 e i 15 anni. Si è registrato anche un nuovo decesso, si tratta di un ospite di una Rsa. Attualmente sono 76 pazienti ricoverati di cui 4 in terapia intensiva, mentre ci sono 122 classi in quarantena: due terzi sono classi di istituti superiori.

“Su bar e ristoranti stiamo lavorando, anche sulla base delle indicazioni tecnico-scientifiche, per prevedere, a fronte di un protocollo ad hoc, ossia quello che già abbiamo ed eventualmente aggiornandolo, un’apertura più lunga dei locali. Riteniamo che i rischi nel tenere aperti bar e ristoranti a pranzo siano gli stessi che si possono avere la sera, e non si vede il motivo per cui li si debba chiudere alle 18 e non alle 22. Stiamo valutando se, nelle pieghe del dpcm, questo sia un percorso percorribile”.     A dirlo il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti nel corso della quotidiana conferenza stampa per aggiornare sui contagi da Covid.

Soddisfazione è stata espressa anche per la previsione, nel dpcm, di poter aprire gli impianti sciistici a fronte di un apposito protocollo, al quale la Provincia starebbe già lavorando. Sul tema istruzione, il presidente Fugatti ha detto che “dalla lettura del decreto ci sentiamo di dire che in Trentino le scuole continuano come hanno fatto sino ad oggi e la didattica a distanza non è prevista, ce lo dice anche la nostra parte sanitaria”. Confermata inoltre la possibilità di tenere aperti i musei, mentre sui Mercatini di Natale Fugatti ha anticipato che eventuali previsioni ad hoc potrebbero essere contenute nell’ordinanza che verrà firmata presumibilmente domani.

La situazione a Bolzano

Volano i contagi in Alto Adige. I laboratori dell’Azienda sanitaria nelle ultime 24 ore hanno effettuato 2.753 tamponi. Sono stati registrati 339 nuovi casi positivi, contro i 277 di sabato. Nei normali reparti ospedalieri si trovano 116 pazienti Covid (ieri 102), nelle cliniche private il numero resta invariato (31), mentre i ricoveri in terapia intensiva scende da 12 a 11. Le persone in isolamento domiciliare sono 6.327, in leggero calo rispetto a ieri (6.355).

“Gli impianti di risalita vanno parificati al il trasporto pubblico locale. La loro chiusura rappresenterebbe un duro colpo per molte zone di montagna, che sopravvivono solo grazie al turismo e non hanno altri introiti.

Se chiudono gli impianti, chiudono anche gli alberghi e l’economia in questi paesi si ferma”. Lo afferma il vicepresidente di Anef Alto Adige, Elmar Pichler Rolle, che auspica una regolamentazione unitaria delle regioni del nord Italia. In Alto Adige, per il momento, continueranno gli allenamenti delle squadre agonistiche. Gli impiantisti sono fiduciosi che l’imminente decreto del governatore Arno Kompatscher confermerà questa linea.

In Alto Adige da lunedì 26 ottobre coprifuoco tra le 23 e le 5, chiusura anticipata per bar e ristoranti (ma solo alle 20 e 22), da mercoledì 50% di didattica a distanza alle scuole superiori.

“Il numero delle persone positive al Covid-19 stanno rapidamente aumentando in tutta Europa, in tutta Italia e in tutto l’Alto Adige. Dobbiamo intervenire subito con misure più incisive per fermare la catena dei contagi e ridurre la pressione su ospedali e strutture sanitarie, cercando comunque di salvaguardare il più possibile scuole e attività economiche”. Con queste parole il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, ha sintetizzato la situazione durante la seduta in video-conferenza della giunta provinciale sul nuovo Dpcm emanato dal governo. L’esecutivo di Palazzo Widmann ha deciso di elaborare una nuova ordinanza che sarà in vigore in tutto il territorio provinciale a partire da lunedì sino al 24 novembre.

“Di fatto – spiega Kompatscher – reperiremo gran parte del nuovo Dpcm nazionale con alcuni adattamenti alla realtà locale in virtù dei margini di manovra che ci sono concessi dalla nostra autonomia e dalla legge provinciale sulla fase 2 dello scorso maggio”. Diversamente dal livello nazionale, in Alto Adige i bar dovranno chiudere alle ore 20 e i ristoranti alle ore 22, ma dalle ore 18 la somministrazione di cibi e bevande potrà avvenire solamente al tavolo, con posti assegnati ed un massimo di 4 persone per tavolo, eccezion fatta per i familiari conviventi. Vi sarà, inoltre, il divieto tassativo di consumazione in piedi, sia nei pressi dei locali, sia sul suolo pubblico.

“Comportandoci in maniera responsabile possiamo tenere la situazione sotto controllo dal punto di vista sanitario, evitare misure ancora più drastiche e tornare in tempi più rapidi ad una vita il più possibile normale”, afferma in conclusione Kompatscher.

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