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Nuovo Dpcm, “Regioni chiedono palestre aperte e locali chiusi alle 24”

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“Le Regioni hanno proposto al Governo di non chiudere le palestre, hanno confermato la richiesta di chiusura dei locali alle 24, di coinvolgere i medici di famiglia nei tamponi rapidi (come già succede in Liguria) e di svolgere i test salivari in farmacia. Proposte di buonsenso che speriamo vengano accolte”. Così scrive su Twitter il Presidente della Liguria Giovanni Toti

NordEst – “Bene il confronto Governo-Regioni. Allineati sul metodo: interventi proporzionati e condivisi in tutto il Paese – aggiunge Toti in un altro tweet. Misure più stringenti in accordo tra Governo e Regioni nelle zone più colpite quando servono, come abbiamo fatto a Genova e alla Spezia.

Unica nota stonata il Ministro Azzolina sulla scuola: per la didattica a distanza servono regole chiare e da subito. Basta tavoli inconcludenti”.

Le ipotesi in campo

Orari scaglionati per la scuola; palestre chiuse; stop a bar e pub dalle 21, ai ristoranti dalle 23 o 24. Non basta un confronto lungo oltre tre ore del premier Giuseppe Conte con i capi delegazione di maggioranza e i ministri Roberto Gualtieri e Francesco Boccia, per definire le misure anti contagio da Covid che entreranno nel nuovo dpcm.

Serviranno un altro confronto con le Regioni e i Comuni e una discussione finale nel governo, prima che Conte – probabilmente nella serata di domenica – annunci al Paese la nuova stretta.

Al termine di una discussione che fonti di maggioranza definiscono “assai tesa”, manca una sintesi ancora su diversi aspetti, per i quali decisivo sarà il confronto con gli enti locali: dallo stop a fiere e congressi, all’ipotesi di vietare di consumare alcolici in piedi fuori dai locali dalle 18.

La nuova stretta dovrebbe puntare, come suggerito anche dal Cts, sullo smart working e sullo scaglionamento degli orari delle scuole superiori, con l’ipotesi di ingresso alle 11 e una quota di didattica a distanza per alleggerire i trasporti (ma non si esclude neanche una riduzione della capienza massima degli autobus).

Dovrebbe esserci anche lo stop agli sport di contatto dilettantistici e – ma ancora non c’è certezza – la chiusura di palestre e piscine. Si punta inoltre su una spinta al tracciamento dei contagi, sollecitata dagli esperti. Continua a dividere il pacchetto delle misure anti movida e una possibile forma di “coprifuoco”.

Al termine del vertice serale a Palazzo Chigi il punto di caduta sembra essere la chiusura di bar e pub alle 21, ristoranti alle 24, per non pesare su un settore già in grande sofferenza. Ma dal governo invitano alla cautela nelle indiscrezioni: c’è chi continua a spingere per misure ancora più dure, soprattutto nel weekend.

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