L’indice Rt nazionale è stabile a 0,84. In Trentino Rt più basso d’Italia a 0,61, in Veneto 0,63, mentre in Alto Adige è a 1,06 e in Friuli V.G. 1,03. Non c’è alcun via libera del Comitato Tecnico Scientifico alla riapertura della ristorazione nelle zone e negli orari che attualmente ne prevedono la chiusura
NordEst (Adnkronos) – Giornata positiva sul fronte della pandemia in Trentino. Nelle ultime 24 ore non sono state registrate vittime. Invariate le persone ricoverate in terapia intensiva, che restano 32. Più critica invece la situazione in Alto Adige e in Friuli Venezia Giulia, mentre migliora nettamente la situazione in Veneto.
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Il monitoraggio nazionale
A livello nazionale, “Si osserva un lieve generale peggioramento dell’epidemia, con un aumento nel numero di regioni classificate a rischio alto (3 rispetto a 1) e con la riduzione delle regioni a rischio basso in questa settimana (7 rispetto alle 10 del report precedente), in un contesto preoccupante per il riscontro di varianti virali di interesse per la sanità pubblica in molteplici regioni italiane, che possono portare ad un rapido incremento dell’incidenza”, si legge nella bozza del monitoraggio sull’andamento di Covid-19 in Italia. Il documento, redatto da Istituto superiore di sanità (Iss) e ministero della Salute, è relativo alla settimana 25-31 gennaio con dati aggiornati al 3 febbraio.
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“In questa fase delicata dell’epidemia – si sottolinea – questi iniziali segnali di contro-tendenza potrebbero preludere ad un nuovo rapido aumento diffuso nel numero di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero rigorosamente messe in atto adeguate misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale. L’attuale quadro a livello nazionale sottende forti variazioni inter-regionali. In alcuni contesti, un nuovo rapido aumento nel numero di casi potrebbe rapidamente portare ad un sovraccarico dei servizi sanitari in quanto si inserirebbe in un contesto in cui l’incidenza di base è ancora molto elevata e sono ancora numerose le persone ricoverate per Covid-19 in area critica”.
Il punto nelle Regioni
“Sono tre le Regioni-Province autonome (Bolzano, Puglia e Umbria) con una classificazione di rischio alto (era una la settimana precedente), undici (Abruzzo, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Provincia autonoma di Trento, Molise e Toscana) con rischio moderato (di cui il Molise ad alto rischio di progressione a rischio alto nelle prossime settimane), e sette (Basilicata, Calabria, Emilia-Romagna, Sardegna, Sicilia, Valle d’Aosta e Veneto) con rischio basso”, emerge dalla bozza del monitoraggio.
“Una Regione (Umbria) e una provincia (Bolzano) hanno un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2 – precisa il report – Le altre Regioni e province hanno un Rt puntuale compatibile con uno scenario tipo uno, ma 5 regioni riportano il valore medio attorno all’1 (Abruzzo; Friuli-Venezia Giulia; Liguria; Marche e Toscana)”. “L’incidenza a livello nazionale si mantiene sopra il valore di 130 casi per 100mila abitanti nei 7 giorni e 13 regioni evidenziano un trend di casi in aumento”, prosegue il documento.
La mappa degli Rt regione per regione:
REGIONE RT PUNTUALE
Abruzzo 0,99
Basilicata 0,63
Calabria 0,81
Campania 0,78
E-R 0,83
F.V.Giulia 1.03
Lazio 0.8
Liguria 0.95
Lombardia 0.94
Marche 0.95
Molise 0.9
Piemonte 0.78
PA Bolzano 1.06
Pa Trento 0.61
Puglia 0.91
Sardegna 0.75
Sicilia 0.73
Toscana 0.98
Umbria 1.18
Valle d’Aosta 0.85
Veneto 0.63