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Covid, in Trentino salgono a 30 i ricoverati, 105 nuovi contagi. Alto Adige vicino al giallo: tre vittime

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Regioni chiedono a governo restrizioni per non vaccinati

Trento/Bolzano – Il dato che più balza all’occhio dal bollettino covid di martedì è l’aumento del numero dei ricoverati, passato da 22 a 30 nel giro di 24 ore, dopo che nella giornata di ieri all’ospedale sono stati accolti altri 11 pazienti a fronte di ‘sole’ 3 dimissioni. In rianimazione al momento ci sono 4 persone. Ma anche il numero dei nuovi contagi è significativo: 105 intercettati da circa 12.000 tamponi.

Nel dettaglio, sono stati effettuati 11.524 test antigenici dei quali 63 sono risultati positivi. I tamponi molecolari sono stati invece 484, 42 dei quali positivi; dai molecolari arriva anche la conferma della positività di 28 casi intercettati nei giorni scorsi dai test rapidi. Ben 20 dei nuovi casi sono ascrivibili alla fascia 60-69.

Ci sono poi 7 contagi fra ultra settantenni e 6 fra ultra ottantenni. Stabili le classi in quarantena che al momento rimangono 5. Sul fronte delle vaccinazioni, questa mattina è stata raggiunta quota 812.341, cifra che comprende 371.746 seconde dosi e 24.056 terze dosi. Il bollettino riporta anche 43 nuovi guariti che portano il totale a 48.196.

Alto Adige verso il giallo

Altre tre vittime in Alto Adige. Calano fortunatamente i contagi (143) e i ricoveri (4 in meno). A livello provinciale al 16 novembre, sono stati effettuati in totale 695.266 tamponi su 252.603 persone. A partire dalle 12 di giovedì 18 novembre in Alto Adige la terza dose sarà aperta a tutte le fasce d’età. L’unico requisito è che siano trascorsi sei mesi dalla chiusura del ciclo vaccinale.

L’assessore provinciale alla Sanità Thomas Widmann: “La popolazione nel resto d’Italia è stata vaccinata su larga scala e quindi la situazione dei contagi, ad eccezione di alcune regioni, è relativamente buona”. Le cose vanno diversamente però in Austria e Germania. Infatti, entrambi questi Paesi hanno percentuali di vaccinati più basse e stanno cercando disperatamente di contenere il dilagare delle nuove infezioni. Purtroppo, però, il numero di vaccinazioni in Alto Adige è più in linea con le nazioni tedescofone: anche qui, ci sono ancora molte persone non immunizzate e si sa che la protezione vaccinale dopo 6 mesi sta lentamente decrescendo.

Il direttore generale dell’Asl Florian Zerzer avverte: “Questo non traspare unicamente dal numero di nuove persone infette, ma anche dai ricoveri ospedalieri. Il pericolo di diventare zona gialla, poi arancione o addirittura rossa è di nuovo molto vicino, con tutte le conseguenze spiacevoli del caso”.

Le persone anziane sono particolarmente a rischio, ed è per questo che si consiglia loro di fare la terza dose – nel caso del vaccino monouso Johnson & Johnson la seconda –, nota anche come richiamo o “booster”. A partire dalle ore 12:00 di giovedì 18 novembre 2021, questa possibilità sarà aperta a tutte le fasce d’età. L’unico requisito è che siano trascorsi sei mesi dalla chiusura del ciclo vaccinale.


 

In breve

Era positiva al Covid-19 ma si muoveva tranquillamente sul territorio, anche se gli agenti della Polizia locale delle Giudicarie le avevano notificato l’ordinanza del Sindaco di divieto di allontanamento dalla propria dimora. Un divieto infranto più volte, tanto che la donna è stata segnalata per la violazione del Testo Unico delle Leggi Sanitarie.  Non è stato peraltro possibile se durante i suoi spostamenti sia entrata in contatto con qualcuno. Nelle ultime due settimane la Polizia delle Giudicarie ha controllato centinaia di green pass; 15 le sanzioni comminate a lavoratori o a datori di lavoro per aver omesso i controlli sui dipendenti. In particolare le sanzioni hanno riguardato due operai edili, un negoziante, tre artigiani, un barista, due autotrasportatori, un addetto alle pulizie, una donna trovata a consumare al tavolo di un locale sprovvista di certificazione, e quattro i titolari di azienda. Le sanzioni, differenti in base alla tipologia della violazione, partono da 400 euro.


In visita nella capitale statunitense la ministra della giustizia Marta Cartabia ha rinnovato all’attorney general Merrick Garland la richiesta di trasferimento in Italia di Chico Forti. “Forti, ha detto la Ministra, potrà continuare a scontare nel suo Paese la pena dell’ergastolo cui è stato condannato per omicidio e per cui è recluso in un carcere della Florida”.


 

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