Si avvicina la data annunciata per la riapertura degli impianti ma i dubbi si moltiplicano per operatori e impiantistici con le nuove regole su spostamenti e zone colorate
NordEst – «Se la ratio è quella di evitare gli assembramenti, la montagna è stata penalizzata oltremisura. Si poteva tranquillamente pensare un modello differenziato per le zone con bassa concentrazione di popolazione». Lo afferma in una nota il deputato di Forza Italia Dario Bond.
«Anche in questa domenica da zona arancione vediamo che molti escursionisti e scialpinisti hanno scelto di farsi un giro in montagna sulle Dolomiti e sulle Prealpi bellunesi. Una giornata all’aria aperta, lontano dai luoghi dell’assembramento cittadino, per ritemprarsi.
Nessun assembramento e nessun rischio di contagio; di sicuro, meno rischi rispetto al fare la spesa al supermercato o nei centri commerciali. Allora perché non si è costruito un modello differenziato? In un emendamento presentato il 10 dicembre l’avevo previsto e chiesto, per tutta la montagna italiana.
Del resto, gli escursionisti non mancheranno neanche nei prossimi fine settimana. Ma intanto bar, ristoranti e attività sono costretti a rimanere chiusi, perdendo così un’occasione importante per recuperare almeno parte del fatturato andato perso nelle ultime settimane».