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Covid ai Mondiali di Cortina: 17 positivi al molecolare, 4 con variante inglese

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Belluno – In seguito della comunicazione dell’Istituto Zooprofilattico relativa alla positività per la variante inglese del Sars Cov 2 di 4 tamponi su 6 sottoposti a sequenziamento provenienti dal sistema di monitoraggio di tutti i soggetti a qualsiasi titolo partecipanti ai Mondiali di Sci di Cortina, l’Azienda sanitaria precisa quanto segue:

  • l’evento Mondiali di Sci di Cortina ha visto la presenza, fin dal 1° febbraio scorso, di 6.365 persone ad oggi provenienti da oltre 70 nazioni e afferenti sia ai gruppi sportivi, agli staff di supporto e alle forze dell’ordine sia al sistema di ospitalità, ristorazione e servizi vari. Questo imponente numero di soggetti, qualificabili come “bolla Mondiali” viene sottoposto a controlli regolari con tampone antigenico presso i 4 covid point dedicati (ogni tre giorni i team sportivi e forze dell’ordine; ogni 7 giorni ristorazione e ricettività). Ad oggi sono stati effettuati circa 20 mila tamponi, con punte di 1.400 tamponi al giorno.
  • Qualsiasi positività al tampone antigenico viene immediatamente sottoposta a verifica con tampone molecolare. Ad oggi sono risultati positivi con conferma al tampone molecolare 17 persone (tutte asintomatiche) immediatamente isolate ed allontanate dal circuito Mondiali, a configurare una percentuale di soggetti positivi su soggetti testati pari allo 0,27% e di tamponi positivi su tamponi eseguiti pari allo 0,085%

Tutti i contatti di queste 17 persone sono stati quarantenati e controllati secondo un rigoroso protocollo sanitario.

  • 6 dei 17 campioni positivi al Sars Cov 2 sono stati inviati all’Istituto zooprofilattico di Padova per il sequenziamento, a finalità epidemiologica.

4 di questi 6 campioni hanno messo in evidenza la variante inglese di sars CoV 2. Si tratta di campioni prelevati a persone con cittadinanza italiana (due provenienti da fuori Veneto, due dal Veneto).

L’evidenza, pur su piccoli numeri di una percentuale significativa di positività alla variante inglese, attesta che tale tipologia virale è presente sul territorio nazionale ed emerge, se cercata con indagini a tappeto, confermando la necessità di mantenere attiva la diagnostica precoce, la sorveglianza attiva sui casi emergenti e i comportamenti protettivi da parte dei cittadini.

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