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Covid: 3 decessi a Trento, al via vaccini over 55. In Trentino 5.500 sanitari non vaccinati su 18.000

Sono 3 i decessi in Trentino, dove nelle ultime 24 ore – ha comunicato in conferenza stampa l’assessora alla Salute Stefania Segnana – sono stati trovati 32 i nuovi positivi su 1.323 tamponi molecolari e altri 38 positivi intercettati con 1.216 test rapidi antigenici

Trento – Negli ospedali calano i ricoveri, sono al momento 93 (ieri erano 100), di cui 20 in rianimazione. Mercoledì ci sono stati altri 9 ricoveri ma le dimissioni sono state 13. I vaccini somministrati, ha proseguito Segnana, sono arrivati a quota 170.042, cifra che comprende 42.073 seconde dosi e quelle finora riservate alle categorie over ottanta ). A cittadini over80 55.474 dosi, ai cittadini tra i 70-79 anni 40.455 dosi e tra i 60-69 anni 26.728 dosi.

Intanto prosegue la campagna vaccinale con le prenotazioni agli over 55, che potranno essere prenotate a partire dalle ore 22 di oggi attraverso il Centro unico di prenotazione online dai nati tra il 1962 e il 1966. Dal fine settimana, inoltre, potranno prenotare la vaccinazione anche gli invalidi civili al 100% (con o senza indennità di accompagnamento) e i loro conviventi e caregiver.

Su questo fronte si amplia ulteriormente la platea degli aventi diritto al vaccino anti Covid-19, perché da domani si potranno prenotare anche tutte le persone che convivono con un soggetto considerato “estremamente vulnerabile”, mentre fino ad oggi la prenotazione era possibile solo per alcune categorie.

Sanitari non vaccinati

“Abbiamo circa 18.000 operatori sanitari in provincia di Trento. Di questi abbiamo un numero intorno ai 5.500 operatori sanitari che non hanno ancora aderito alla vaccinazione. Mi piace dire così perché ritengo che nei prossimi giorni questo numero possa calare. Facendo un focus sull’Azienda sanitaria, gli eleggibili al vaccino erano 7.155 persone e di queste ne abbiamo 1.436 che ancora non si sono vaccinate”. Lo ha detto il direttore del Dipartimento prevenzione dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento, Antonio Ferro.

“Per quanto riguarda le coperture vaccinali, sempre riferite ai dati della nostra Azienda, arriviamo per i medici all’89%, un dato molto positivo perché a questa percentuale va aggiunto un altro 7-8% di medici che avendo fatto il Covid non sono ancora in tempo per la vaccinazione. La percentuale di copertura degli infermieri è invece dell’81%, inferiore di quasi dieci punti, ma è un dato che rispecchia quello che succede nel resto d’Italia”.

“Non stiamo facendo la caccia alle streghe. Abbiamo completato l’identificazione di coloro che non risultano vaccinati. Il decreto legge dice che queste persone vanno contattate individualmente per comprendere se si sono vaccinate in altre province o se hanno dei motivi per cui non si sono vaccinate. Siamo in una fase di colloquio con loro e con i datori di lavoro, perché non parliamo solo di sanitari che lavorano per l’Azienda provinciale ma anche di persone che lavorano in strutture sanitarie e socio sanitarie e hanno questo titolo. La fase di sospensione è una fase che deve seguire un colloquio diretto con la persona interessata”, ha aggiunto il dirigente generale del Dipartimento salute e politiche sociali della Provincia di Trento, Giancarlo Ruscitti. 

 


In breve

Covid nel Bellunese: le persone positive ricoverate negli ospedali dell’Ulss Dolomiti sono 34 (-2) di cui 6 in terapia intensiva. Partita a pieno ritmo la campagna vaccinale per la fascia d’età 60-69 anni. Visita anche del vescovo di Belluno, Renato Marangoni, che appartiene a questa fascia d’età, al drive-in vaccinale di Feltre dove ha benedetto gli operatori sanitari e i vaccinandi, portando il sostegno della diocesi. Nelle ultime 24 ore negli ospedali dell’Ulss Dolomiti è stato registrato il decesso di una paziente covid positiva di 67 anni ricoverata in ospedale di Comunità a Feltre.
Categories: Primo Piano
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