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Coronavirus Veneto, al via i test sierologici. A Belluno muore una 86enne: videoconferenza Regione Veneto e Protezione civile 31 marzo

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Prelievo sangue per capire se è presente immunizzazione

NordEst – “La nostra Unità di crisi ha approvato oggi l’avvio del progetto scientifico per la ricerca molecolare con prova sierologica attraverso il prelievo del sangue” per capire se si hanno già gli anticorpi e l’immunizzazione al covid-19″. Lo ha annunciato il governatore del Veneto Luca Zaia. La fase sperimentale partirà con i dipendenti della sanità e le case di riposo. “Per noi – ha aggiunto Zaia – il test sierologico è l’ultima frontiera.

Eravamo conosciuti per i tamponi (ne abbiamo fatti 105.000), poi i test con i kit rapidi. Adesso c’è questa evoluzione, più probante scientificamente, con la validazione delle Università di Padova e Verona”.

Gli operatori sanitari, con un 20% di tamponi positivi, sono i più esposti al contagio, dato il loro compito. L’indagine sierologica consentirà di tracciare un cluster di soggetti contagiosi, identificare la positività al di fuori della fascia temporale del test molecolare, monitorare i pazienti in via di guarigione, accertare le potenziali ricadute della malattia.

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Pubblicato da Luca Zaia su Martedì 31 marzo 2020

La situazione a Belluno e Feltre

Martedì 31 marzo, dall’Ulss 1 Dolomiti è arrivata la triste notizia di un altro decesso di un paziente positivo al Coronavirus. Si tratta di una donna di 86 anni che era ricoverata nel reparto di Malattie Infettive Covid di Belluno.

i ricoverati in area non critica nell’ospedale di Belluno sono diventati 53 (+5) e quelli in terapia intensiva sono rimasti 10. All’ospedale di Feltre i ricoverati in area non critica sono scesi di 2 unità (da 10 a 8), mentre sono rimasti 12 quelli dell’ospedale di Agordo.

Ricordiamo che in tutte le strutture dell’Ulss1 è sospesa tutta l’attività chirurgica programmata per la quale è previsto il ricovero in terapia intensiva post operatoria ad eccezione degli interventi indifferibili in considerazione del quadro clinico dei pazienti, e in particolare nell’ambito della chirurgia oncologica tenendo conto della storia naturale della malattia e dei protocolli integrati con chemio e radioterapia adiuvante. Sono garantite le URGENZE. Ridotta l’attività chirurgica programmata non urgente, sono garantite l’attività chirurgica oncologica elettiva e le terapie chemioterapiche,  sospesa tutta l’attività di specialistica ambulatoriale. Numero totale tamponi effettuati per ricerca nCoV al 31 marzo 6.629

La situazione nazionale

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