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Coronavirus, green pass rafforzato anche al banco del bar. Amarezza tra gli Esercenti: “Provvedimento duro”

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Il presidente della Provincia autonoma di Trento firma l’Ordinanza numero 84. Il nuovo bollettino covid registra ancora un decesso a Trento e due in Alto Adige. Vaccinazioni ai bambini. In Trentino 826 prenotazioni nelle prime due ore. Amarezza tra gli esercenti trentini

Trento/Bolzano – Il presidente della Provincia autonoma, Maurizio Fugatti, ha firmato l’Ordinanza numero 84 relativa a “Ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19”. Nel provvedimento viene inserita l’obbligatorietà da domani e fino al 15 gennaio del possesso del green pass rafforzato (ovvero quello che si ottiene se si è guariti o vaccinati) per poter effettuare nei locali consumazioni al banco.

Più in dettaglio, si legge nell’Ordinanza “sul territorio provinciale, nell’ambito dell’attività di ristorazione o di somministrazione di pasti e bevande, svolta da qualsiasi esercizio, compresi gli operatori agrituristici ed enoturistici, anche gli avventori che consumano al banco al chiuso devono essere muniti del cosiddetto ‘Green Pass rafforzato’”.

La disposizione non si applica, però, nell’ambito dei servizi di ristorazione o di somministrazione di pasti e bevande all’interno di alberghi, di agriturismi e di altre strutture ricettive riservati esclusivamente ai clienti ivi alloggiati; ai soggetti di età inferiore ai dodici anni e ai soggetti esenti dalla campagna vaccinale sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con circolare del Ministero della salute.

L’Ordinanza proroga, poi, fino al 31 marzo 2022, allineandosi così ai termini previsti dal provvedimento nazionale sul prolungamento dello Stato di emergenza (che termina appunto al 31 marzo del 2022) l’efficacia di quelle misure o la portata di quei termini dettati con le precedenti ordinanze del Presidente della Provincia nell’ambito dell’emergenza sanitaria da Covid-19.

Amarezza tra gli esercenti

Non è un provvedimento salutato con molto favore, tra gli esercenti, quello emesso dalla provincia, ma se l’obiettivo è contenere la pandemia, la categoria sarà responsabile e attenta come ha sempre fatto durante tutta l’emergenza Covid-19. “Siamo consapevoli – fanno sapere sia l’Associazione pubblici esercizi di Confcommercio che i pubblici esercenti di Confesercenti – che la situazione è in peggioramento e quindi, malgrado rappresenti un ulteriore ostacolo al nostro lavoro, accettiamo questo provvedimento nella speranza che possa contenere l’andamento della pandemia nella nostra provincia e consentire la stagione invernale imminente”.

Da venerdì negli esercizi pubblici trentini si potrà consumare al bancone soltanto se provvisti del cosiddetto Green Pass rafforzato, cioè ottenuto con la guarigione o la vaccinazione. Fabia Roman e Massimiliano Peterlana, rappresentanti rispettivamente degli operatori di Confcommercio Trentino e Confesercenti del Trentino, fanno sapere che la categoria sarà come sempre ligia e rispettosa dei provvedimenti: “E’ un provvedimento che non avremmo voluto, ma comprendiamo che lo stato della pandemia e la pressione che si sta riversando sulle strutture ospedaliere non consentono atteggiamenti molto diversi. Siamo fiduciosi che questo ennesimo sacrificio possa contribuire a non danneggiare ulteriormente una stagione invernale che, seppur imminente, ha ancora molti aspetti di grande incertezza”.

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