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Coronavirus, in Alto Adige nessun decesso e nessun nuovo contagio. Perquisizioni in Provincia di Bolzano per scaldacollo

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Aumenta il numero dei guariti e calano i ricoveri

 

Bolzano – Nelle ultime 24 ore in Alto Adige non c’è stato alcun decesso per Coronavirus. Sono stati effettuati 794 tamponi, nessuno dei quali positivo. Aumentano le persone guarite, calano quelle in quarantena o isolamento. Lo riferisce l’Azienda sanitaria altoatesina.

Sulla base di questi dati il numero delle persone positive al test del Coronavirus resta 2.587. A livello provinciale l’Azienda sanitaria informa che ad oggi sono stati effettuati complessivamente 57.104 tamponi su 25.999 persone.

Nei normali reparti dei sette ospedali dell’Azienda sanitaria, nelle cliniche private e nella base logistica dell’Esercito appositamente attrezzata a Colle Isarco sono ricoverati complessivamente 52 pazienti affetti da Covid-19 e 27 casi sospetti. Sono 3 le persone ricoverate nei reparti di terapia intensiva e due in cliniche in Austria.

Il numero dei decessi legati a Covid-19 negli ospedali è di 174 persone. Il numero dei decessi nelle case di riposo è di 117 persone. Sono quindi complessivamente 291 le persone decedute in Alto Adige a causa del Covid-19. 860 persone attualmente si trovano in quarantena obbligatoria. Sono 2.794 le persone guarite da Covid-19, ovvero 34 in più rispetto a ieri.

 

E’ in corso negli uffici dell’assessorato alla sanità della Provincia di Bolzano una perquisizione del Nas di Trento, in collaborazione con i carabinieri di Bolzano, per acquisire tutta la documentazione in riferimento all’acquisto e alla distribuzione gratuita di scaldacollo durante l’emergenza Coronavirus. L’inchiesta, coordinata dal pm bolzanino Igor Secco, è partita da un esposto del Movimento 5 Stelle che aveva sollevato “il rapporto di parentela tra l’assessore competente e l’operatore economico incaricato”, ovvero l’assessore Thomas Widmann e il titolare della Texmarkt, Christoph Widmann, cugino del membro della giunta. I 5 Stelle avevano anche messo in dubbio l’utilità degli scaldacollo. La Provincia aveva sempre difeso l’iniziativa nata in un momento di emergenza e grande carenza di dispositivi di protezione.

 

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