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Coronavirus, Apsp del Vanoi simbolo della Pasqua per le Rsa del Trentino: “guarita la paziente novantenne in isolamento da 38 giorni”

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“Dopo 38 giorni di isolamento, l’ospite dell’Apsp Valle del Vanoi, affetta da Covid-19, esce dalla stanza guarita”, lo comunica la Rsa locale che in questi giorni ha festeggiato l’atteso momento per tutti gli ospiti. Dal Vanoi parte la rinascita delle Rsa del Trentino dopo questo difficile periodo

La festa dopo i momenti difficili

Canal San Bovo (Trento) – Grande emozione in questi giorni presso l’Apsp Valle del Vanoi, quando l’ospite di 93 anni, che per prima era entrata nella lista dei contagi delle RSA Trentine dallo scorso 7 marzo è risultata negativa anche al secondo tampone di controllo e quindi guarita.

“La signora – spiega il direttore dell’Apsp, Cinzia Zortea – è uscita dalla stanza di isolamento sulle proprie gambe, attorniata da tutto il personale presente in turno che la ha accolta con grande emozione.

Questa notizia, spezza, forse, quella pesante colonna di preoccupazione che ormai da mesi premeva sulle nostre vite assieme all’assenza di ulteriori nuovi casi di contagio, né tra gli ospiti né tra gli operatori – conclude il direttore – questo ci rinfranca e ci fa ben sperare”.

Una Pasqua di Rinascita per tutti

“Carissimi ospiti – ha ribadito nel suo saluto pasquale il presidente dell’Apsp del Vanoi, Bruno Menguzzo – ho riservato per ultima la notizia più bella e attesa della giornata, quella della guarigione di ‘nonna Margherita’ di 93 anni, che ha combattuto e vinto il covid-19, quindi noi possiamo celebrare con un grande applauso questo momento”.

Un giorno di festa dopo 38 giorni di apprensione per l’intero Vanoi, che si è stretto alla locale Casa di riposo, da sempre punto di incontro e di amicizia.

“Sono qui per portarvi il mio saluto – ha ricordato Menguzzo salutando gli ospiti – con dispiacere per la situazione che dovete purtroppo sopportare a causa della delicata situazione sanitaria, che sta creando dentro e fuori la nostra struttura nuove e impegnative sfide, di difficile e non immediata risoluzione.

La situazione attuale – ha sottolineato il presidente – pone la nostra struttura fra le meno colpite della realtà provinciale. Abbiamo affrontato la situazione con preparazione e professionalità avvalendoci anche dei preziosi suggerimenti del personale dell’azienda sanitaria provinciale, seguendone scrupolosamente i protocolli ricevuti.

Tutti noi siamo convinti che una delle cose più pesanti di questo isolamento obbligato sia data dall’impossibilità di avere acconto a voi i vostri familiari (che di solito non vi facevano mancare le quotidiane visite) per questo cerchiamo attraverso le videochiamate di farvi vedere almeno il loro volto. Desidero rivolgere dei sentiti ringraziamenti: a tutti indistintamente, agli operatori della nostra casa per l’impegno costante, a don Nicola, Buona Pasqua anche se un po’ sottotono.

Vedrete che con l’aiuto di tutti ne usciremo e ancora una volta sarà grazie al lavoro congiunto dell’intera nostra struttura. Che siano auguri corali”.

Il grazie della Casa di riposo

“Un doveroso e grande grazie – continua il direttore dell’Apsp – vada a tutto il personale sanitario, assistenziale e di coordinamento in prima linea, ma anche al personale dei servizi generali: animazione, cucina, lavanderia, manutenzione, amministrativi.

Ognuno è stato in grado di reagire tempestivamente a cambi anche radicali nell’organizzazione del lavoro non perdendo però mai di vista la dimensione più umana dell’emergenza. Facendosi carico anche delle più piccole richieste dei nostri ospiti, tutto il personale, è stato in grado di alleviare, per quanto possibile, il distacco forzato dai propri familiari.

Un grazie e un doveroso riconoscimento al supporto che abbiamo ricevuto dall’Azienda Sanitaria Provinciale, che ci ha reso disponibili e in tempi molto brevi i dispositivi di protezione individuale adeguati per permetterci di prestare le necessarie cure alla nostra ospite, in completa sicurezza. Grazie al dottor Alberto Crestani, della stessa APSS, che ci ha supportati e con noi ha gioito alla conferma del secondo negativo.

Un grazie ai familiari dell’ospite, cha da subito hanno riposto in noi e nel nostro lavoro una piena fiducia, questo per noi è stato molto importante. Grazie anche a tutti i familiari degli altri ospiti per la grande solidarietà e responsabilità dimostrata, attenendosi scrupolosamente alle disposizioni da noi fornite, hanno evitato di sovraccaricare l’organizzazione.

Un particolare grazie anche alla Comunità, a Don Nicola, alle Associazioni e ai privati che in tutto questo periodo hanno dimostrato di avere la massima attenzione nei confronti della nostra Struttura e ci hanno offerto il loro aiuto, anche economico.

Mi preme sottolineare come questo grande risultato non sia stato raggiunto da un singolo individuo o da una singola realtà, ma sia stato il frutto di un grande lavoro di squadra, dove tutti i “giocatori”, rispettando i propri ruoli, hanno contribuito a fare “goal”!

Il livello di attenzione – conclude Zortea -da parte nostra rimane comunque ancora molto alto, lavoriamo quotidianamente per ridurre il più possibile il rischio di ulteriori contagi cercando in ogni momento di bilanciare il più possibile la salute e lo stato di benessere, anche psicologico, di ospiti e personale.

La colomba con l’ulivo è il simbolo della Santa Pasqua. Il mio augurio, è che la nostra storia possa essere per tutti noi, per le nostre comunità e soprattutto per le Rsa trentine, simbolo di una rinascita”, iniziata proprio in questi giorni nel Vanoi.

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