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Coronavirus, 5 nuovi decessi e 57 contagi in Trentino. In Alto Adige altre quattro vittime

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Sono 57 i nuovi contagiati dal Coronavirus nelle ultime 24 ore in Trentino, di cui 19 nelle RSA. 4 i minori, fra i 13 e i 16 anni, non gravi, e curati al proprio domicilio. 5 i decessi, di cui 3 nelle RSA. Le terapie intensive sono scese a 24. Il numero complessivo di tamponi effettuati è pari a 1347. L’incidenza di positivi è del 4%. Il totale dei contagiati dall’inizio dell’epidemia si attesta quindi sulle 4528 unità, di cui 1240 complessivi nelle RSA

 

Trento –  Dal 27 aprile, entreranno in vigore gran parte delle misure contenute nella nuova ordinanza del presidente Maurizio Fugatti, adottata sabato. Si tratta di misure di allentamento che consentono fra l’altro l’accesso ad alcuni esercizi commerciali, l’uso delle piste ciclabili per recarsi al lavoro, l’uscita di entrambe i genitori con figli minori nelle vicinanze dell’abitazione, e che rendono obbligatorio l’uso delle mascherine nei luoghi pubblici.

Entrerà invece in vigore mercoledì la misura che riguarda l’acquisto di cibo take away, in ristoranti, pizzerie o gelaterie del proprio comune (o quello limitrofo se il comune di residenza fosse sprovvisto di questo esercizi), previa prenotazione telefonica, per evitare assembramenti.

“Oggi abbiamo sottoscritto inoltre le linee-guida per garantire la sicurezza dei lavoratori nei cantieri – ha detto ancora Fugatti. – Ci confronteremo con il Governo e le altre regioni sulle misure da adottare in vista dell’inizio della vera e propria Fase 2, il 4 maggio. La nostra posizione è di aprire quanto prima, anche dal 27 aprile, se il Governo fosse favorevole, le filiere economiche più sicure, a partire dal manifatturiero. Il contagio c’è ancora ma si sta stabilizzando verso il basso, quindi riteniamo che con le dovute cautele si possa tornare a lavorare. La scienza ci dice che in seguito alle previste riaperture potremmo dover gestire una nuova fase di crisi, e di questo dobbiamo essere consapevoli. Ma l’opinione generale è che l’economia possa comunque ripartire.

Per quanto riguarda i decessi, il Trentino è stato il primo territorio ad adottare una prassi di assoluta trasparenza. “Abbiamo voluto approfondire ulteriormente – ha spiegato Fugatti- chiedendo ad Apss di rendere più nitida, con la collaborazione delle Rsa, la reale situazione in queste strutture, con un’indagine che non è stata ancora fatta da nessuno in Italia.

Ripeto. Ci sono due tipi di classificazione dei decessi, il primo – ed è quello prescritto dagli istituti nazionali – considera Covid solo i casi acclarati da tampone; il secondo – che abbiamo voluto introdurre per migliorare la conoscenza del fenomeno – si basa sulla certificazione Istat redatta da un medico che prende in considerazione i sintomi pur in assenza di un responso da tampone.

Apss ha confermato che il totale dei decessi Covid in Trentino confermati da tampone era di 400 persone (oggi il numero sale a 405): di questi, 188 avvenuti nelle Rsa. In queste ultime, l’indagine col sistema Istat fa ‘emergere’ 108 ulteriori casi che – si badi bene – fanno parte del numero complessivo di decessi avvenuti per qualsiasi causa nelle Rsa che assomma a 605 unità, come già comunicato precedentemente con la consueta trasparenza. Sarà ora l’istituto superiore di sanità a decidere come gestire queste ulteriori informazioni, nell’ambito di un criterio di classificazione che dovrà essere uniforme su tutto il territorio nazionale”.

L’assessore Stefania Segnana ha ricordato che alcuni pazienti Covid verranno spostati dalla RSA di Rovereto a quella di Volano, aperta poche settimane fa proprio per garantire una maggiore sicurezza ai pazienti colpiti dal Coronavirus provenienti dalle case di riposo.

Infine Antonio Ferro, direttore del Dipartimento prevenzione dell’Apss. “I minorenni contagiati sono il 2% del totale – ha detto, rispondendo ad una domanda del pubblico. Nella maggior parte dei casi sono stati contagiati all’interno del nucleo familiare.

Questo ci spinge a ritenere che fare uscire il contagiato dal contesto familiare per essere ospitato in uno degli alberghi che hanno dato la loro disponibilità sarebbe molto importante. Bisogna separare i malati dai sani. Tutti coloro che sono positivi dovrebbero accettare la proposta della task force provinciale”.

Per quanto riguarda le mascherine nei luoghi pubblici, “è opportuno che le persone che riprendono lentamente ad uscire, anche nei dintorni della propria abitazione, e che potrebbero quindi incontrare altre persone, accolgano questa misura per evitare di diffondere il contagio”.

In Alto Adige via libera anche alla bici

Quattro decessi, 5 nuovi casi su 823 tamponi effettuati e 42 guariti: sono i dati aggiornati rilevati dall’Azienda sanitaria dell’Alto Adige per le ultime 24 ore. Il numero delle persone positive al test del Coronavirus si attesta a 2.481.

Con la nuova ordinanza del governatore altoatesino Arno Kompatscher è consentito, tra l’altro, l’uso della bicicletta, accompagnare disabili ed anziani, accudire i propri animali, facilitazioni per gli acquisti (come la vendita d’asporto) ed i cantieri.

Viene abolita la limitazione della presenza di un massimo di cinque lavoratori nei cantieri all’aperto. Presupposto è l’osservanza delle specifiche misure di sicurezza e degli accorgimenti previsti dalle linee guida e dagli accordi tra le parti sociali. Anche la nuova possibilità, prevista per le aziende di gastronomia, di consentire la vendita di generi alimentari da asporto, nella forma “to-go” o “take-away”, ha lo scopo di offrire loro nuove prospettive di attività.

La vendita, ove possibile, sarà effettuata previa ordinazione a distanza (telefonica o on-line), garantendo che gli ingressi per il ritiro e pagamento dei prodotti avvengano in tempi e modi tali da rispettare le distanze prescritte. Rimane sospeso il consumo sul posto ed è confermata la possibilità di consegna a domicilio.

Sulla base dell’ordinanza sono ora possibili gli spostamenti motivati dall’esigenza di accompagnare persone anziane o disabili sul territorio provinciale. Inoltre le persone disabili e quelle che per particolari condizioni psicofisiche non tollerino l’utilizzo delle mascherine sono esonerate dall’obbligo di coprirsi naso e bocca.

Sulla base della nuova ordinanza rientrano nell’attività motoria consentita, oltre alle passeggiate, anche il jogging (passeggio in forma di corsa a passo lento) e l’uso della bicicletta. Tutte le piste ciclabili vengono quindi riaperte e sono percorribili come in passato. Si possono inoltre utilizzare nuovamente i parchi e le aree verdi, fatte salve eventuali diverse disposizioni dei sindaci, se ciò può avvenire con modalità che consentano il rispetto delle distanze interpersonali di 3 metri ed a condizione che i bambini siano accompagnati.


In breve

Rinvenuto un lupo morto sui monti di Rumo, in Val di Non. Il personale forestale della stazione di Rumo ha recuperato la carcassa di un lupo maschio, la cui presenza in val Lavazzè era stata segnalata da un residente. Si tratta di un esemplare maschio di circa 2-3 anni di età, del peso di 32 kg e in buone condizioni fisiche.

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