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Coop Primiero, picchetto dei lavoratori con la Cisl, chiuse anche le sedi periferiche: niente pane a Sagron e Gosaldo

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Dopo la chiusura del supermercato di Viale Piave a Primiero, protesta dei lavoratori della Coop di Primiero con i colleghi di tutte le filiali locali

coop

Primiero San Martino di Castrozza (Trento) – Picchetto dei lavoratori Coop con i colleghi delle varie filiali locali, lunedì mattina a Primiero. Almeno una cinquantina di persone, hanno sfidato il gelo dalle 8 del mattino, con bandiere e volantini per “sensibilizzare le parti, richiamandole alla ragionevolezza e ad assumere atti di responsabilità. Chiediamo – si legge in una nota della Fisascat Cisl – un intervento forte della politica. Sono in gioco bisogni e necessità primarie di quasi 50 famiglie e allo stesso tempo i servizi ai consumatori di gran parte della popolazione di Primiero”.

La chiusura del centro di viale Piave

Domenica sera 8 gennaio alle 19.30 il supermecato di Primiero ha abbassato definitivamente le serrande, in attesa degli sviluppi futuri, per la struttura di viale Piave. La Coop rinforzerà le filiali con nuovi orari e servizi, come annunciato nei giorni scorsi, mentre si attendono decisioni per quanto riguarda la situazione occupazionale. Ecco quali saranno i nuovi orari della Coop. Intanto sul fronte del Comune di Primiero, dopo le dichiarazioni dei giorni scorsi del sindaco Daniele Depaoli, l’Amministrazioen affida ala sua pagian facebook una nota sull’ultimoi giorno di apertura del supermercato, sollecitando l’unione di tutti i soggetti coinvolti.

L’Amministrazione: “Sono stati fatti errori”

“Oggi è l’ultimo giorno di apertura del supermercato di Viale Piave, sede della nostra Cooperativa di Primiero – si legge online sulla pagina del Comune di Primiero – è chiaro che sono stati fatti degli errori – altrimenti non saremmo giunti a questo triste epilogo ormai scritto da troppi anni – errori che il TAR prima ed il Consiglio di Stato poi hanno ratificato con le loro sentenze.

Qualcuno ha parlato di “catastrofe”, altri di “disastro”, altri ancora hanno parlato di “colpe”, di “giustizia” e di “responsabilità”, ma permetteteci di dire una cosa: purtroppo non sta né all’amministrazione né a nessun altro stabilire di chi è la colpa di quanto successo e soprattutto dire chi dovrebbe assumersi le responsabilità del caso.
Esiste una sentenza ormai passata in giudicato che non permette di tenere aperto il supermercato, un giudice lo ha chiuso e nessun Sindaco, presente o passato, può passare sopra a questa cosa. Questa al momento è l’unica certezza.

Ora – continua il Comune – l’imperativo è lavorare tutti assieme per trovare una via d’uscita, a testa bassa, in silenzio, guardando avanti alla ricerca di una soluzione e non alla ricerca di un colpevole. Facciamolo per il rispetto dei tanti dipendenti che oggi vedono a rischio il proprio posto di lavoro per degli errori che certamente non sono stati loro a commettere.

Non è il momento di fare promesse – conclude l’Amministrazione – , soprattutto se non si ha la certezza di poterle mantenere, ma vogliamo assicurare a tutti che questa amministrazione non perderà certamente tempo nel fare polemica”.

La nota del Comune su Facebook

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