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Consorzio Miglioramento Fondiario Mezzano Imèr, insieme per costruire

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Esempio di sinergia tra Comuni, ditte locali, progettisti con la regia del Consorzio Miglioramento Fondiario Mezzano Imèr

solivi

Mezzano Imèr (Trento) – Nei primi giorni di gennaio, sono ufficialmente terminati i lavori di realizzazione dell’intervento di elettrificazione della zona “Solivi” nei comuni di Mezzano Imèr, eseguiti dal Consorzio di Miglioramento Fondiario.

L’iniziativa, nacque nell’anno 1997 per interessamento di alcuni proprietari del comune di Mezzano coordinati da Ennio Marin. Era stata temporaneamente accantonata per dare spazio e priorità alla realizzazione dell’acquedotto “Giasinozza”, interessante ampi territori dei comuni di Transacqua e Mezzano.

Fu ripresa nell’anno 2006, unificando con saggezza e previdenza, due proposte separate sorte per iniziativa di alcuni proprietari di Mezzano, coordinati dal sig. Nicoletto Arduino e di altri del comune di Imèr.

Portata avanti inizialmente dal presidente Dalla Sega Bruno, quindi dal suo successore Orler Luigi, si è conclusa definitivamente con l’attuale presidenza di Nicoletto Arduino.

L’anello di congiunzione tra le varie presidenze e quindi la garanzia di continuità è stata data dalla segretaria Giacomina Meneghel, che, con passione e competenza, ha gestito tutta la vicenda burocratica amministrativa non sempre facile e tranquilla.

Imèr e Mezzano, insieme per costruire

E’ stata messa in campo tutta la forza del Consorzio di Miglioramento Fondiario Mezzano Imèr, già sperimentata negli anni 2000, in coppia con quello di Transacqua, nell’importante opera del già citato acquedotto di Giasinozza ed in tante altre, pur se minori, realizzazioni.

E le dimensioni lo fanno ben capire: il perimetro interessato dall’intervento racchiude infatti un’area pari a ben 200 ha; sono stati posati 20 km di tubazione, circa 20 km di cavi elettrici, sono stati movimentati quasi 7.000 mc di terra senza alcun cavo aereo e sono state servite oltre 130 utenze.

I progettisti e le ditte locali

L’idea iniziale dell’opera, voluta dal CMF, è stata ripresa, progettata e diretta dallo Studio d’Ingegneria ing. Lott Mauro, che si è avvalso dell’assistenza alla DL data dal sig. Renzo Zugliani.

L’opera è stata finanziata all’80% dalla PAT su di un importo di spesa pari a circa € 1.300.000,00; è stata realizzata in due lotti distinti, dalle Imprese locali Fontan G.B. & C. S.a.s. e Orsolin Giacomo & Figli S.n.c., coadiuvate dall’impresa Zanetel Mauro per la parte movimento terra; per la parte elettrica ha operato ACSM. Particolare cura è stata data al ripristino del territorio ed all’inserimento delle 4 cabine di trasformazione per renderle armoniosamente integrate con il terreno circostante.

Parte attiva hanno avuto anche i comuni di Mezzano ed Imèr con il loro sostegno e disponibilità ad agevolare l’iniziativa compartecipando peraltro anche all’abbattimento dei costi di realizzazione di 2 cabine di trasformazione.

La filosofia alla base dell’opera è presto detta; la zona, pur servita di acquedotti e di strade, necessitava ancora del servizio di energia elettrica; solo infatti con tutte queste tre infrastrutture assieme è facilitato il lavoro in montagna, il suo mantenimento, la sua preservazione ed un migliore e corretto sfruttamento. L’assenza della fornitura elettrica avrebbe sicuramente condannato ad un sicuro declino buona parte dei Solivi.

Attraverso la lungimiranza dei soci del Consorzio, oggi può essere consegnata alla Comunità intera un’opera, che ha portato indotto nella valle, ha rivalutato ampie zone e permetterà un ulteriore interessante sviluppo silvo-pastorale e, se saggiamente gestito, anche turistico di nicchia.

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