X

Chico Forti incontra la madre a Trento, accolto da applausi. Ma il caso divide il Trentino

E’ arrivato accompagnato dagli agenti della penitenziaria


Trento – Chico Forti, il 65enne trentino condannato all’ergastolo negli Usa per omicidio e rientrato da pochi giorni in Italia, è arrivato a Trento, accolto in strada da un applauso dei presenti. E’ partito mercoledì mattina dal carcere di Verona accompagnato dagli agenti della polizia penitenziaria. Forti ha infatti ricevuto il permesso dei giudici di sorveglianza per incontrare l’anziana madre 96enne. Sotto casa di Forti grande folla di giornalisti, operatori e qualche curioso. Il colloquio con la madre, che Forti non vede da 16 anni, è durato alcune ore.

E’ arrivato in piazza General Cantore nel popolare quartiere di Cristo Re. Ad attenderlo amici e sostenitori. Era atteso alle 13, è arrivato su un furgone della Polizia penitenziaria poco dopo le 15.  Il mezzo si è fermato sul retro del condominio (dove ha sede il bar Zinzorla). Gli amici lo hanno applaudito e gli hanno indirizzato frasi di incoraggiamento. Forti ha fatto un cenno di saluto e scortato dagli agenti è entrato nel palazzo. E’ salito nell’appartamento dove vive la mamma 96enne per riabbracciarla.

Lunga l’attesa di parenti e amici, a cominciare dallo zio Gianni Forti, che si è sempre speso per la causa di Chico, che in mattinata aveva detto:  “Io attendo Chico qui in strada e lo accompagnerò su a casa raccomandandogli di non stringere troppo la mamma”.  “Ha quattro ore per questo incontro grazie ad un permesso speciale”, ha spiegato. “La mamma comunque è bella pimpante per la gioia di rivedere suo figlio. Abbiamo tanto pianto e tanto sofferto e ora è giusto gioire un po’, che è infatti proprio nello spirito di Chico, sempre ironico. Chi resiste per 24 anni in un carcere? Un eroe, lo dico io che sarei morto dopo una settimana”, ha ribadito lo zio. “La prigione – ha proseguito – gli ha fatto un grande applauso, qualcuno gli ha dato qualcosa da indossare. Lui è arrivato qui con la maglietta e la giacchetta da detenuto perché uscito dalla Corte è salito su un aereo, in rientro dal Canada. Gli hanno anche rinfacciato questo, 160 mila euro, che un comune trentino li spende per una sagra. Siamo arrivati a limiti veramente bassi e vergognosi che non riesco a capacitarmi”.

Redazione:
Related Post