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Cgia di Mestre, secondo la Corte dei conti nel 2017, a rischio 13,7 miliardi di entrate

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La ragione dell’eventuale mancato introito dipende dal fatto che il provvedimento è stato frammentato in circa 200 norme

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Venezia – La Corte di Conti mette in guardia circa gli effetti che produrrà la legge di Stabilità 2014. A fronte di maggiori entrate pari a 4,2 miliardi di euro previste per il periodo 2013-2016, sono a rischio 13,7 miliardi di euro di entrate nel periodo 2017-2020. La ragione di questo eventuale mancato introito dipende dal fatto che il Parlamento, nel corso dell’esame dalla legge, ha frammentato il provvedimento con circa 200 norme.

Tuttavia, secondo la magistratura contabile non dovrebbe essere necessaria una nuova manovra correttiva. In un documento inviato alle Camere, la Corte fa inoltre presente che l’accelerazione nei pagamenti dei crediti che le imprese vantano nei confronti delle pubbliche amministrazioni, non ha prodotto i risultati sperati in termini di crescita e ripresa dell’economia reale; contestualmente, non sembra che l’azione di spending review messa in campo dal commissario Carlo Cottarelli produrrà particolari margini di intervento per varare politiche espansive. Come se non bastasse, è stata previsto il perdurare della stretta creditizia. I nuovi vincoli di bilancio imposti da Basilea 3 alle banche e gli stress test impediranno di immettere liquidità nel tessuto produttivo italiano.

Unica nota positiva registrata dalla Corte, è il fatto che la contrazione degli spread, derivante da una ritrovata credibilità internazionale, comporterà la riduzione degli interessi sulle obbligazioni statali.

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