Sul conto in Banca d’Italia ad oggi c’è una disponibilità di cassa pari a un miliardo di euro
Lo evidenzia il governatore del Trentino, Ugo Rossi, in risposta alle notizie, riportate dalla stampa in questi giorni, sulla situazione dei conti provinciali.
A seguito dei vincoli imposti dal patto di stabilità per l’anno 2016 la Provincia, esclusivamente per le spese in conto capitale, dovrà procedere ad una verifica puntuale delle priorità e ad una ridefinizione dei budget per gestire al meglio il flusso dei pagamenti nell’ultimo trimestre del 2016; pagamenti che potranno comunque essere fatti nei primi giorni dell’anno prossimo.
In sintesi ecco la situazione:
1. Liquidità. La Provincia non ha alcun problema di liquidità: sul conto in Banca d’Italia ad oggi c’è una disponibilità di cassa pari a 1 miliardo di euro (quindi non ha alcuna necessità di ricorrere ad anticipazioni di cassa da parte del tesoriere).
2. Bilancio. La situazione finanziaria della Provincia non presenta nessun buco di bilancio. Il bilancio è in perfetto equilibrio tra entrate e uscite. La Provincia, per gli anni 2016 e 2017, è assoggettata sia al rispetto degli equilibri di bilancio sia dei vincoli del Patto di stabilità: tanto il bilancio 2016 quanto l’assestamento, che il Consiglio sta esaminando, assicurano il pieno rispetto di tali condizioni.
3. Pagamenti. Al 30 giugno 2016 la Provincia ha rispettato appieno, come sempre avvenuto negli anni precedenti, l’indicatore di tempestività dei pagamenti. Anzi, in media questi avvengono con quasi 5 giorni di anticipo rispetto al termine ordinario di 30 giorni.
4. Spese correnti. Nessun problema ad assicurare per tutto l’anno 2016 la consueta tempestività dei pagamenti delle spese correnti (di funzionamento quali: personale, acquisto di beni e servizi, ecc.) sia della Provincia che degli enti e agenzie.
5. Enti strumentali e agenzie. Gli enti strumentali e le agenzie per i pagamenti in conto capitale non presentano particolari criticità in quanto possono ricorrere ad autonome anticipazioni di cassa già accordate dai rispettivi Tesorieri.
Il problema del Centro S. Chiara, apparso sulla stampa di oggi, potrà essere risolto nel seguente modo: la Provincia paga al Centro S. Chiara tutta la spesa corrente pari a 2, 3 milioni di euro; per la spesa in conto capitale, il Centro ricorre, se necessario a un fido bancario, nei limiti dei pagamenti che deve effettivamente disporre (nel 2015 la Provincia ha pagato al Centro 2,3 milioni di euro e lo stesso ha chiuso l’anno con un avanzo di cassa di oltre 300 mila euro.)
6. Patto di stabilità. A seguito dei vincoli imposti dal patto di stabilità per l’anno 2016 la Provincia, esclusivamente per le spese in conto capitale, dovrà procedere ad una verifica puntuale delle priorità e ad una ridefinizione dei budget al fine di ridurre l’impatto negativo sul sistema economico derivante dall’eventuale rallentamento dei pagamenti nell’ultimo trimestre del 2016. Tali pagamenti potranno comunque essere già disposti nei primi giorni di gennaio 2017.
“Proprio alla luce di questa situazione – conclude Rossi – faccio appello al senso di responsabilità di tutti, anche di chi, diffondendo le informazioni, può, pur rappresentando i dati per quello che sono, aiutarci a infondere fiducia, nella certezza che il Trentino ha i fondamentali in regola per affrontare questo momento complesso e guardare al futuro con ottimismo”.