Si tratta del terzo lunedì di gennaio, quest’anno il 20. Ecco come recuperare le energie
NordEst – Questa data simbolica è stata creata in base a una formula ideata nel 2005 dallo psicologo Cliff Arnall, che ha combinato diversi elementi: il maltempo tipico della stagione invernale, le finanze che scarseggiano dopo le spese fatte durante le festività, il senso di fallimento che potrebbe subentrare per non rispettare i buoni propositi per l’anno nuovo e la difficoltà di tornare alla routine dopo la pausa natalizia.
Ma come agire, anzi reagire?
Prima di tutto va potenziato il buonumore. Se il morale è a terra, è colpa del livello basso di serotonina, l’ormone che agisce come neurotrasmettitore, controlla l’umore a livello cerebrale. Per farlo salire ci vuole più triptofano, un aminoacido essenziale precursore della serotonina. Basta inserire nella dieta quotidiana più cioccolato, arachidi, latte, yogurt, ricotta e semi di sesamo, che ne sono ricchi oppure optare per un integratore alimentare che stimoli la produzione di serotonina, come l’alga spirulina.
Per indirizzare il cervello in direzione buonumore, si può agire anche attraverso l’olfatto. Pesca, mandarino, arancia o pompelmo sono profumi che stimolano l’energia e trasmettono un messaggio positivo ai neuroni. È sufficiente inalarli o diffonderli nell’ambiente dove si vive o si lavora. Anche gli oligoelementi sono d’aiuto per evitare la depressione invernale. Venti gocce in un bicchiere d’acqua di una soluzione fosfomarina ricca di manganese, fosforo e magnesio, stimolano l’energia mentale e permettono di affrontare anche giornate di superlavoro.
Le ricette scaccia tristezza
Frutta secca, frutti di bosco, farro, formaggi, legumi e uova: sono questi i cibi ideali per combattere a tavola gli effetti del Blue Monday, il giorno più triste dell’anno che cade domani, 20 gennaio. A consigliarlo è la Coldiretti in occasione della ricorrenza che si celebra il terzo lunedì dell’anno, “inventata” da Cliff Arnall, psicologo britannico, il quale ha identificato questa data come la peggiore, poiché segna la fine delle festività natalizie e la consapevolezza che dovranno passare mesi prima delle prossime vacanze estive.
Secondo Coldiretti, il modo migliore per affrontare questo periodo e risollevare l’umore è a tavola, consumando alimenti ricchi di triptofano, un aminoacido essenziale che si trova in vari cibi comuni. Combinato con carboidrati, ferro e vitamine del gruppo B, il triptofano stimola la produzione di serotonina, il neurotrasmettitore che aiuta a regolare l’umore.
Per cominciare il “lunedì blu” nel migliore dei modi, è consigliato fare colazione con frutta secca, come le mandorle, che sono particolarmente ricche di triptofano (398 milligrammi per 100 grammi di parte edibile). È utile abbinarle a latte o yogurt, poiché anche i latticini favoriscono la produzione di serotonina. I frutti di bosco sono poi pieni di antiossidanti, che riescono ad abbassare lo stress in tutto il corpo.
A pranzo, per un pasto leggero e positivo, si può optare per il farro (198 mg per 100 g) o una zuppa di legumi come fagioli (226 mg per 100 g) e lenticchie (202 mg per 100 g), ma anche le uova, soprattutto il tuorlo (237 mg per 100 g), sono un’ottima scelta per contrastare il cattivo umore.
Per la cena, si consiglia carne bianca, come pollo (359 mg per 100 g), o pesce come orate o sarde, ma anche i formaggi possono dare una mano, come provolone, pecorino romano, parmigiano reggiano e grana padano, tutti con oltre 300 milligrammi di triptofano. Per contorno, si possono scegliere verdure come asparagi, spinaci, funghi o broccoli, che apportano vitamine e minerali utili per migliorare l’umore. Ma ci sono anche le tisane di erbe aromatiche e verdure, dal finocchio al rosmarino, che contribuiscono a rendere più leggera la giornata.
Infine, per mantenere una buona salute tutto l’anno, è fondamentale seguire i principi della Dieta Mediterranea, che nel 2025 è stata giudicata la migliore dieta al mondo, secondo il Best Diets Ranking stilato dal media statunitense U.S. News & World Report. Uno stile alimentare alla base dei record di longevità fatti segnare dagli italiani, messo però oggi a rischio dall’invasione di cibi ultra trasformati, che cercano di sostituire sulle tavole i cibi naturali.