"Entro martedì – stima ancora il climatologo dell’Enea – la nube di ceneri vulcaniche si estenderà su parte del Veneto, sull’Emilia Romagna, sulla Toscana e sull’alto Lazio ed, infine, entro la tarda notte tra martedì e mercoledì (le ore 2 circa) coprirà tutta l’Italia settentrionale e centrale, escluso il Molise".
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Situazione critica in Spagna e Portogallo – Martedì mattina la Spagna e il Portogallo sono stati costretti a chiudere ancora una volta alcuni aeroporti, in particolare quelli sulle isole dell’Atlantico, per evitare il rischio costitituito dalla nuvola di cenere che proviene dal vulcano in eruzione in Islanda. In Spagna sono stati chiusi gli aeroporti delle isole Canarie, a Tenerife, La Palma, La Gomera e Lanzarote. Sono in tutto 40 i voli che finora sono stati cancellati – la misura è scattata alle 8 del mattino – ed i turisti che dovevano rientrare sono stati invitati a rimanere negli alberghi in attesa della riapertura dello spazio aereo.
Sospesi i voli anche negli aeroporti del sud della Spagna, Siviglia, Jerez de la Frontera e Badajoz. In Portogallo rimangono aperti i principale aeroporti del paese, Lisbona e Porto, mentre sono stati chiusi quelli di Faro e quelli sulle isole delle Azorre e di Madeira. «Non sappiamo quando potranno riaprire gli aeroporti: su questo dipendiamo dalle previsioni di Eurocontrol», ha riferito un portavoce dell’ente di controllo aereo spagnolo.
Aeroporti chiusi anche in Marocco – L’ente per il controllo dello spazio aereo ha reso noto lo stop ai voli in partenza e in arrivo negli scali di Casablanca, Rabat, Tangeri, Tetouan e Essaouira.