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Bimba morta dopo intervento a Pordenone: autopsia per fare chiarezza

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Il direttore sanitario del Santa Maria degli Angeli procederà al riscontro diagnostico, sarà la Procura eventualmente a disporre l’autopsia giudiziaria

Medics

Pordenone – Sara’ effettuata a breve l’autopsia della bambina di due anni e mezzo deceduta lo scorso sabato nell’ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone dopo un intervento chirurgico alla lingua. Lo conferma all’Adnkronos il direttore sanitario dell’ospedale, Giuseppe Sclippa, che spiega che l’esame si chiama piu’ esattamente riscontro diagnostico, in quanto sara’ la Procura eventualmente a disporre l’autopsia giudiziaria. Quindi, la Procura di Pordenone, alla quale lo stesso ospedale ha dato notizia della vicenda, potrebbe bloccare il riscontro diagnostico per disporre l’autopsia giudiziaria.

La piccola E.P., figlia di una coppia di albanesi di 34 e 24 anni, era seguita dalla pediatria dell’ospedale dal dicembre 2012. La bambina aveva una protusione della lingua, che sporgeva un po’ dalla bocca. Finche’ la malformazione non comportava difficolta’ nella masticazione e deglutizione, la piccola e’ stata tenuta solo sotto osservazione. Ma la lingua era molto aumentata di volume e la risonanza magnetica ha evidenziato una cisti all’interno della lingua. Percio’ i medici hanno deciso di intervenire.

Il team era composto da un anestesista, un otorinolaringoiatra che ha eseguito l’intervento, un pediatra e gli intensivisti per gestire la fase post-operatoria. E.P. e’ stata ricoverata giovedi’ scorso e operata il giorno successivo dal primario Luigi Bargian. Dopo l’intervento, e’ stata trasferita in terapia intensiva a titolo precauzionale, spiega ancora il direttore sanitario. Nella lingua si sarebbe infatti potuto sviluppare un edema a causa delle ferita chirurgica, percio’ E.P. e’ stata intubata.

Ma, ”nella notte, -prosegue il racconto di Sclippa- c’e’ stato un evento inatteso: verso le 5 del mattino di sabato un rallentamento cardiaco, con una rianimazione cardiopolmonare protratta per un’ora e 45 minuti, purtroppo inefficace”. L’ospedale, prosegue Sclippa, ”sta proseguendo l’indagine interna, in quanto non e’ chiara la causa del decesso, e’ un dramma che al momento non ha una spiegazione”. Il direttore sanitario esprime alla famiglia tutta la solidarieta’ e la partecipazione dei dipendenti dell’ospedale, in particolare dell’equipe che ha avuto in carico E.P..

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