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Avvelenati da Tallio: veleno acquistato in Veneto. La confessione: “Erano impuri”

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Ha avvelenato i nonni e la zia, e intossicato altri 5 familiari, con il Tallio sciolto in una tisana. Lo scorso 15 settembre il 27enne è andato a Padova a ritirare il veleno

NordEst – Il giovane di 27 anni, Mattia Del Zotto, è accusato di aver ucciso i nonni e una zia, mediante somministrazione premeditata di tallio.

Dalle indagini è emerso che il tallio, definito il “veleno degli avvelenatori” per la sua difficile tracciabilità, era stato messo in una tisana artigianale trovata nella casa della famiglia.

Le boccette comprate erano 6 per un totale di 300 euro, ma ne ha usata solo una per uccidere tre persone e farne ricoverare altre tre.

I carabinieri hanno proceduto all’arresto di Mattia Del Zotto dopo aver trovato in casa sua a Nova Milanese cinque confezioni di solfato di tallio. Trovate anche le ricevute del relativo acquisto. Le confezioni, per complessivi 60 grammi, sono state acquistate a Padova.

Gli investigatori sono risaliti a Mattia Del Zotto seguendo le tracce di un account di posta elettronica col nome falso “Davide Galimberti” e i tabulati telefonici del suo cellulare. Grazie a queste indagini è stata ricostruita la trattativa con una azienda chimica di Padova per l’acquisto del solfato di tallio.

Il 27enne da giugno si stava documentando per procurarsi una sostanza velenosa e aveva inizialmente contattato diverse ditte per comprare arsenico.

Ha rinunciato all’acquisto di questo veleno perché in un caso ha ricevuto la richiesta di tracciabilità della transazione e in un altro una dichiarazione di utilizzo. Ha così scelto di acquistare il Tallio.

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