X

Autonomia, via libera dal Governo ma i governatori si dividono

Il testo di Calderoli ottiene il via libera. Critiche le opposizioni. L’ira di Bonaccini ed Emiliano; ok da Fontana e Zaia . Meloni: ‘Coerenti con il nostro mandato’. Salvini: Promessa mantenuta’ Il segretario della Cgil, Landini: ‘Il progetto è sbagliato’

NordEst (Adnkronos) – Il Consiglio dei ministri, ha approvato all’unanimità il ddl Calderoli sull’autonomia differenziata. Dopo il voto è scattato l’applauso a Palazzo Chigi.

“Questo provvedimento – ha detto, a quanto si apprende, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante il Cdm – dimostra ancora una volta che questo governo manterrà gli impegni presi, la coerenza con il mandato avuto dai cittadini, per noi, è una bussola”.

“Efficienza, merito, innovazione, lavoro, più diritti per tutti i cittadini in tutta Italia, meno scuse per i politici ladri o incapaci. Autonomia approvata in Consiglio dei ministri, altra promessa mantenuta“, il testo del messaggio, si apprende da fonti parlamentari, che il vicepremier e ministro Matteo Salvini ha inviato nelle chat dei parlamentari e dei consiglieri regionali della Lega, dopo l’approvazione del ddl sull’autonomia.

Divisi i governatori

LE REAZIONI  “E’ una giornata storica, non è la fine ma l’inizio di un percorso. Il mio plauso va al governo, al premier Giorgia Meloni, al ministro Calderoli e a tutto il governo, perché” il via libera al ddl sull’autonomia differenziata “non è solo una grande riforma rispettosa della Carta, ma anche un gesto di grande coerenza e rispetto dell’elettorato”, dice all’Adnkronos il governatore del Veneto, esponente di primo piano della Lega, Luca Zaia, commentando a caldo il via libera del Cdm al disegno di legge sull’autonomia differenziata.

“Ringrazio Salvini che si è speso politicamente e ha portato avanti questa partita”, aggiunge. “E’ una scelta di modernità, di efficienza e di responsabilità – si dice convinto Zaia – delle quali tutto il Paese gioverà. Il nostro modello non è un centralismo distruttivo, ma un federalismo inclusivo che non mina assolutamente l’unità” del Paese. La riforma “non lascia indietro nessuno, perché il centralismo è centrifugo e il federalismo è centripeto. Grandi paesi come la Germania e gli Usa, che hanno modelli federalisti maturi e importanti, vengono percepiti per la loro unità e coesione nazionale. Adesso pancia a terra e lavoriamo per il bene dei cittadini”.

Per il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio “inizia oggi il percorso di riforma dello Stato, che avevamo promesso in campagna elettorale. Con l’approvazione in Consiglio dei ministri del disegno di legge sull’autonomia proposto dal ministro Calderoli – sottolinea – la maggioranza pone la prima pietra di quell’Italia federale che è da sempre tra gli obiettivi fondativi della Lega”.

“Finalmente diamo una prima risposta ai cittadini di Lombardia e Veneto, che con i referendum del 2017 ci avevano chiesto di poter gestire sul territorio alcuni importanti servizi”, prosegue il senatore leghista. “Sappiamo che c’è ancora strada da fare, ma non siamo mai stati così vicini al raggiungimento di questo traguardo”. “Il testo approvato oggi contiene importanti garanzie per tutto il Paese, da Nord a Sud. Con la definizione dei Lep, infatti, tutti i cittadini potranno finalmente contare su standard di qualità minimi, che le Regioni o lo Stato dovranno garantire in settori importanti, come istruzione e trasporti. Altro che spaccare l’Italia, così potrà fare un passo avanti tutta insieme”, conclude Centinaio.

L’OPPOSIZIONE – “Oggi in Cdm arriva l’autonomia differenziata targata Calderoli. Una misura che divide il Paese, varata scavalcando ogni confronto con Regioni e Parlamento. Una fuga in avanti inaccettabile”, scrive su Twitter Chiara Gribaudo, del Pd. “Serve un confronto, ha ragione Elly Schlein, le Regioni del Sud e quelle a guida PD chiedano subito una convocazione urgente della Conferenza Stato-Regioni”, aggiunge.

Per il leader del Terzo Polo Carlo Calenda “l’approvazione del ddl Autonomia in Cdm è l’ennesima presa in giro elettorale di una politica che fa propaganda sull’assetto istituzionale dello Stato. Questa roba – scrive in un tweet – arriva in parlamento fra 6 mesi. Ma lo approvano di corsa e male la settimana prima delle elezioni regionali”.

Redazione:
Related Post