“Per quanto riguarda il cambio dei criteri, tra le novità più rilevanti c’è l’obbligo per i bambini che compiono tre anni a febbraio e a marzo di passare alla scuola dell’infanzia”
Trento – Nel giorno in cui i 24 nidi della città aprono le porte a 1.141 bambini dagli zero ai tre anni, a cui si aggiungeranno entro il mese di settembre i 29 bambini iscritti al nido dell’Interporto, la Giunta comunale di Trento ha introdotto alcune modifiche ai criteri di presentazione della domanda di iscrizione per l’anno educativo 2025/2026, i cui termini decorrono dal 1/o ottobre 2024.
Per quanto riguarda la copertura delle esigenze delle famiglie nell’anno 2024/2025, “in questo momento la lista d’attesa è di 128 bambini, ma a tutti loro è stato offerto un posto al nido Interporto, solo che non è stato accettato”, ha spiegato la vicesindaca del Comune di Trento, Elisabetta Bozzarelli, precisando che sono ancora nove i posti da assegnare al nido dell’Interporto. Per quanto riguarda il cambio dei criteri, tra le novità più rilevanti c’è l’obbligo per i bambini che compiono tre anni a febbraio e a marzo di passare alla scuola dell’infanzia già dopo le vacanze di Natale quando maturano il requisito per l’ingresso anticipato a gennaio. Una novità che sarà in vigore dall’anno educativo 2025/2026.
“Per l’anno prossimo – ha detto Bozzarelli – significa 84 posti nido che si liberano in corso d’anno. Sono una risorsa importante per tante famiglie che altrimenti non avrebbero un servizio”.Sono stati aggiornati i punteggi (tre punti in più) nel caso in cui la domanda sia presentata per il fratello o la sorella di un bambino già iscritto al nido. È previsto un punteggio aggiuntivo anche nel caso di iscrizioni contestuali di due fratelli di diverse età, in modo da favorire l’inserimento nella stessa struttura. Allo stesso modo, in caso di frequenza di un nido part-time, è agevolata la possibilità di ammissione ai servizi aggiuntivi di anticipo e posticipo anche al fratello di un bambino che è già stato inserito. Inoltre, in relazione al parametro della situazione economica, è stato introdotto un nuovo limite Icef, che tiene conto dell’attuale inflazione e delle richieste avanzate dai sindacati in fase di predisposizione del bilancio 2024-2026. Il limite massimo è stato innalzato da 0,40 a 0,44, ampliando la fascia di famiglie che può ottenere un ulteriore punteggio in fase di domanda di iscrizione.