A Palazzo Someda a Transacqua, l'artista primierotto Lorenzo Turra, per la prima volta rende pubbliche le sue opere davvero particolari, realizzate con la tecnica della sovrimpressione.
Questo evento è il primo di tre incontri culturali organizzati da Paolo Meneguz, che si susseguiranno per tre settimane con la partecipazione di vari artisti.
Questo primo appuntamento è costituito da una sequenza di 23 fotogrammi ottenuti grazie alla sovrimpressione di uno o più oggetti. Come spiega l'artista, "un fotogramma è un immagine fotografica ottenuta per contatto senza l'impiego della macchina fotografica: si pongono degli oggetti lucidi sulla carta sensibilizzata o vicino ad essa; dopo l'esposizione alla luce, la carta rimane impressionata dalla forma degli oggetti e dalle loro ombre. Il risultato quindi è un'immagine unica ed irripetibile, perché non esiste il negativo."
L'originialità della tecnica e dell'esecuzione rende opere davvero suggestive, dove quasi inavvertitamente, la ricerca del loro senso passa in secondo piano per dare priorità alle emozioni che la mostra regala.
"Non c'è nessun motivo di spiegare il senso di questi lavori nel momento della loro realizzazione, come non si richiede nessuna competenza artistica per comprenderli." Quello che interessa all'artista è stimolare l'immaginazione: "ogni interpretazione è personale, ogni visione è unica e soprattutto ricca di senso." Ed ecco allora la particolarità di queste opere: la loro originalità è il loro valore, non univoco e precostituito ma soggettivo e istantaneo.
La mostra è aperta al pubblico dalle 19.00 alle 22.00 presso l'incantevole Palazzo Someda, fino a venerdi 1 agosto.
I prossimi appuntamenti
L'inaugurazione degli altri due appuntamenti è perevista per sabato 2 agosto con "Opera Grafica", esposizione dell'incisore Livio Ceshin e sabato 9 agosto con "Favole", concerto di pianoforte a quattro mani, su musiche composte ed eseguite da Francesco Schweizer assieme a Giulia Berveglieri, con letture dei racconti di Luisa Pachera e mostra dei quadri di Erika Schweizer, dedicati a queste favole.
