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La Casa di Riposo del Vanoi festeggia 150 anni e inaugura il nuovo Centro Diurno (VIDEO)

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Santa messa solenne e taglio del nastro domenica 8 ottobre dalle 14.30 con l’Arcivescovo Lauro Tisi, alla presenza degli amministratori locali e provinciali, di ieri e di oggi

L’APSP Valle del Vanoi completamente rinnovata negli ultimi anni. Ora si inaugura il nuovo Centro Diurno che sarà ultimato a breve, con nuovi servizi per il territorio

Foto StoricaCanal San Bovo (Trento) – Le origini della IPAB Casa di Riposo di Canal San Bovo datano anno 1867, con il nome di Ospedale Ricovero, quando il capo comune Signor Giovanni Antonio Bettega, nella seduta dell’allora consiglio Comunale del 09.08.1867, propose di fondare “l’Istituzione di un Ospedale in Canale per poveri ed infermi” ed invitò la rappresentanza a fare “i suoi ponderandi…”

La rappresentanza, sentita la proposta, “questa trovò confacente e dichiarò di riflettere in proposito, pregando il capo comune di ricordare la rappresentanza per la decisione per la prossima ventura sessione”.

Tale sessione venne tenuta il 01.09.1867, presente il capo comune, nella quale venne stabilito che si costruisse una Casa di Ricovero nel centro del comune in Canale di sopra “per ivi collocarvi i poveri infermi mancanti nelle proprie famiglie di appoggio e del necessario sostentamento e per gli impotenti di recarsi ad accattare di porta in porta”.

Seduta stante, il consigliere sig. Francesco Loss senza essere interpellato, offrì per la pia opera la vistosa somma di 2000 fiorini, subito imitato dal consigliere Giovanni Stefenon “Fodat” con l’offerta di 1000 fiorini e di seguito anche dagli altri consiglieri che offrirono tutti in base alle loro possibilità. Iniziò così il patrimonio del Pio Istituto.

A ricostruire la sua storia della struttura locale, è stato il maestro Corrado Trotter, che alla Casa di Riposo del Vanoi ha dedicato un suo libro.

Da luogo di accoglienza ad Azienda pubblica

Si deve ricordare che la costruzione venne fatta con fondi e soldi comunali e con il ricavato delle varie ‘questue’ onde poter disporre di quanto era necessario per poter iniziare l’attività, in particolare di biancheria, suppellettili, lino e cereali, come risulta dall’ “Urbario” che va dal 1868 al 1869.

Presentandosi la necessità di reperire una ubicazione per l’appena costituito e tanto desiderato Pio Ricovero, i Consiglieri comunali pensarono di trovare nell’unico edificio di proprietà comunale, di vaste proporzioni, la collocazione dei locali necessari allo scopo.

Prima “dell’aprimento” del Ricovero venne ordinata dalla Rappresentanza in tutte le Chiese del Comune una solenne Santa Messa, disponendo di sottoporre la Pia Istituzione sotto la protezione della B.ma V.ne Imm.ta.

Nella seduta della Deputazione del 30 aprile 1870 si fece strada l’intenzione di costruire un nuovo Ricovero. Il 25 luglio 1870 venne presentato il progetto del nuovo edificio su due piani, posto in Via Roma, a firma di Zorzi Cristoforo di Mezzano, per un costo di 4.997 fiorini.

Il 13.05.1872, si deliberò di portare a termine la realizzazione di un terzo piano. Vennero acquistati inoltre i fondi adiacenti, cercando di utilizzarli nel migliore dei modi a favore dell’Ospedale Ricovero, non mancando di esortare gli “ospitalieri” alla bonifica e coltura degli stessi che erano poco più che dei “giaroni”. Il collaudo venne deciso per il 19.12.1872.

Il nuovo edificio dell’Ospedale Ricovero dallo stile semplice e lineare, posto a lato della strada principale del paese, godeva di una certa importanza, data la sua mole massiccia sormontata da un tetto a piramide quadrata,con la sua torricella – lucernario alla sommità.

La gestione dell’Ospedale Ricovero venne svolta fino al 1907 da una donna inserviente e da un incaricato del comune con la collaborazione degli ospiti stessi. Con il 1908 furono chiamate le piccole Suore della Sacra Famiglia di Castelletto di Brenzone sul Garda che prestarono la loro opera fino all’agosto 1966.

In epoca successiva fu assunto personale laico qualificato in base alle esigenze.  L’attività dell’Ospedale Ricovero venne forzatamente interrotta durante la grande guerra 1915-1918. Infatti, nel maggio 1916, i ricoverati furono trasferiti con mezzi militari a Pistoia e l’intero edificio della Casa Ricovero venne requisito dall’autorità militare, che vi installò l’Ospedaletto da Campo 117.

Nel 1920 il fabbricato venne ripristinato e riammobiliato a spese del Comune e vi rientrarono i vecchi ricoverati superstiti, nonché le Suore della Sacra Famiglia.

E’ stato accertato che negli anni 1950-1960, ma forse anche prima, l’assistenza era estesa anche alla maternità e all’infanzia, in quanto è esistito un reparto maternità di cui non si conosce la data di inizio, ma esistono documenti riguardanti la chiusura, avvenuta il 15.03.1965.

Durante questi anni si modificò molto l’aspetto strutturale del fabbricato adibito ad Ospedale Ricovero.
Più recentemente, in seguito all’alluvione del 1966, si procedette ad uno scambio degli stabili, l’uno adibito a Municipio e l’altro a Ospedale Ricovero mediante trasferimento reciproco ai due enti, nonché ad una generale ristrutturazione iniziata nel 1968. L’opera di ristrutturazione costò in totale 36 milioni e poté godere anche del sostanzioso contributo elargito dal R. Consolato della Norvegia.

Il lavoro venne ultimato nel 1970 ed il collaudo ebbe luogo nel 1971. Il nuovo Ospedale Ricovero, sebbene in gran parte arredato con vecchio mobilio, si presentò agevole ed accogliente, ben diverso dall’antico ed ingombrante edificio posto in via Roma.

Negli anni ottanta lo stabile a fronte delle nuove esigenze fù completamente ristrutturato. Nel 1989 con delibera del consiglio di amministrazione n. 56 venne approvato lo Statuto, riconoscendo l’ente come IPAB Casa di Riposo. Scopo principale il domicilio di soccorso nel Comune di Canal San Bovo, in condizione di autosufficienza fisica e psichica e di provvedere allo loro assistenza in modo adeguato alle condizioni socio-economiche e culturali della comunità locale.

Negli anni novanta l’edificio è stato ampliato con la realizzazione della sala polifunzionale, della lavanderia, della cappella mortuaria nonché con la realizzazione di una seconda sala da pranzo con l’ampliamento di quella esistente e della cucina.

Nell’anno 2000 gli spazi furono ulteriormente ampliati con un nuovo ambulatorio medico e infermieristico e nuove stanze.

A decorrere dal 01.01.1999 la Casa di Riposo con deliberazione della Giunta Provinciale n. 14113 dd. 18.12.1998, venne classificata, come R.S.A. ( Residenza sanitaria assistenziale), struttura nella quale, in forma residenziale, sono organizzati servizi socio-sanitari integrati a prevalenza sanitaria, rispondente ai bisogni di anziani non autosufficienti. Dal 01.01.1999 l’ente venne quindi provvisoriamente accreditato per n. 58 posti letto per ospiti non autosufficienti e per n. 3 posti letto per ospiti autosufficienti.

In data 21 giugno 2002 la Giunta Provinciale con propria deliberazione n. 1397 ha provveduto all’aggiornamento della classificazione delle Case di Riposo come RSA , accreditando all’ente n. 54 posti letto per RSA e n. 7 posti letto per Casa Soggiorno.

Nel settembre 2005 è stato avviato un importante intervento di ampliamento e ristrutturazione della struttura per adeguarla agli standard previsti per l’accreditamento definitivo in qualità di R.S.A. Grazie alla ristrutturazione a all’ampliamento nel 2013 l’ente ha acquisito l’accreditamento istituzionale per complessivi 67 posti letto di cui 60 per ospiti non autosufficienti e 7 per ospiti autosufficienti.

Domenica 8 ottobre 2017 viene inaugurato il nuovo Centro diurno, che sarà ultimato a breve, con nuovi servizi per l’intera collettività.

Guarda il servizio nel Tg della Comunità di Primiero

  • In breve

 

Aspettando la festa per i 150 anni – Parole mute è una testimonianza di grande significato sull’alzheimer e sulla sua grande attualità.  Sabato sera 7 ottobre, Oratorio di Canal San Bovo alle 20.30

 

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