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Alto Adige, il doppio passaporto divide la SVP

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La questione spacca il partito altoatesino. Si smarca il presidente Arno Kompatscher

Bolzano – Una “Iniziativa per la cittadinanza austriaca ,per gli altoatesini” è stata sottoscritta da 51 personalità della politica, dell’economia, del sindacato e della Chiesa.

L’iniziativa, sostenuta anche dal presidente del Consiglio provinciale Sepp Noggler e dal segretario politico Svp Philipp Achammer, è del corpo degli Schuetzen, ed è rivolta ai ministri dell’interno Wolfgang Peschorn e degli esteri Alexander Schallenberg per chiedere un incontro per concordare ulteriori passi per far ottenere il doppio passaporto agli altoatesini di lingua tedesca e ladina.

La ‘Tiroler Tageszeitung’, la definisce una “Lotta di potere per il doppio passaporto” in casa Svp, visto che dall’iniziativa si sono smarcati insieme al presidente della Giunta, Arno Kompatscher anche gli assessori Waltraud Degg, Arnold Schuler e Daniel Alfreider.

Nonostante la recente indagine fra gli altoatesini che ha visto 63 percento sfavorevole alla questione, l’iniziativa parla di “grande desiderio da parte della popolazione”.

“Visto che abbiamo una funzione sovrapartitica abbiamo pensato di sostenere l’iniziativa per portare avanti l’idea del doppio passaporto”, lo ha detto il comandante degli Schuetzen Jürgen Wirth Anderlan.

“Il 19 settembre il Parlamento austriaco ha votato a maggioranza una mozione favorevole al passaporto per gli altoatesini di lingua tedesca e ladina e pertanto abbiamo pensato di scrivere ai ministri degli interni ed esteri austriaci per chiedere come procedere. Lo abbiamo fatto dopo diverse riunioni e abbiamo avuto l’appoggio di 20 consiglieri provinciali, personalità del mondo economico e sindacale e di due personalità del mondo ecclesiatico”, ha sottolineato Wirth Anderlan.

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