La Giunta provinciale ha adeguato il sistema tariffario del trasporto pubblico locale confermando l’impostazione : chi più viaggia, paga meno
Bolzano – Di conseguenza gli adeguamenti avranno effetto soprattutto su coloro che utilizzano poco l’abbonamento, mentre ch viaggia molto non pagherà più di prima. Per studenti e anziani è introdotta una quota forfettaria.
L’adeguamento delle tariffe vuole motivare gli utenti occasionali ad usare di più il loro abbonamento
A Palazzo Widmann l’assessore provinciale alla mobilità Florian Mussner ha illustrato le ragioni che impongono di adeguare le tariffe del trasporto pubblico locale: “Da un lato quella giuridica: l’obiettivo fissato da Stato e UE impone che gli introiti del trasporto pubblico debbano coprire direttamente almeno il 35% dei costi. In Alto Adige arriviamo appena a coprire il 24%.” La seconda ragione è finanziaria: attualmente solo la gestione della ferrovia locale richiede 50 milioni di euro all’anno, a cui si aggiungono altri 80 milioni per il servizio dei bus di linea. “Il trasporto pubblico locale viene quindi pagato già oggi dal cittadino, anche se in gran parte indirettamente. Se aumentiamo il contributo per chi utilizza il servizio, si alleggerisce il peso finanziario della collettività e lo si distribuisce meglio tra coloro che effettivamente utilizzano l’offerta del trasporto locale.” Mussner ha poi ricordato che malgrado l’incremento, le tariffe praticate in Alto Adige restano comunque molto al di sotto delle tariffe delle regioni vicine: in Tirolo gli studenti pagano l’abbonamento annuale 96 euro e gli over 75 120 euro, mentre in Alto Adige entrambe le categorie dovranno contribuire con 20 euro.
Poichè gli abbonamenti sono studiati per incentivare il cittadino a privilegiare i mezzi pubblici, gli adeguamenti riguardano in primo luogo gli utenti che li usano in modo sporadico, ha spiegato Mussner. I dati sono chiari: degli oltre 80mila titolari di un Abo+, 36mila lo usano meno di una volta alla settimana; degli oltre 75mila Abo65+ poco meno di 41mila sono utilizzati meno di una volta a settimana e dei circa 130mila utenti con Alto Adige Pass circa 66mila percorrono meno di 1000 km all’anno con i mezzi pubblici. “con questi adeguamenti di tariffe cerchiamo quindi di fornire ulteriori motivazioni verso un maggiore utilizzo di treno e bus”, ha detto Mussner.
In futuro non ci saranno più abbonamenti gratuiti, ciononostante il trasporto pubblico resta estremamente conveniente per i gruppi di utenti che finora viaggiavano gratis. Un esempio: da settembre 2015 gli studenti fino alla maturità e quelli della formazione professionale a tempo pieno pagano una quota forfettaria annuale di 20 euro per il loro Abo+ (corrisponde a 1,60 euro al mese). Anche la terza età da inizio 2015 paga un forfait annuale: per gli over 75 anni saranno 20 euro, per gli anziani tra 70 e 75 anni saranno 75 euro. Per questi ultimi vale però un regolamento transitorio: chi compie i 70 anni nel 2015 paga 75 euro, nel 2016 pagano i 70enni e i 71enni e così via. Chi ha compiuto 70 anni nel 2014, paga invece sempre 20 euro.
Da settembre 2015 le classi tariffarie dell’Alto Adige Pass vengono adeguate, ma i rincari – proprio in base all’impostazione: chi viaggia di più, paga di meno – sono solo iniziali e nel tempo si trasformano in riduzioni di prezzo rispetto ad oggi per chi percorre tanti km. Ad esempio i primi 1000 km saranno più cari rispetto ad oggi (12 anziché 8 cent al km), tra 1000 e 2000 km percorsi il prezzo al km sale da 4 a 8 cent. Ma dopo i 2000 km percorsi (e fino a 10.000) il prezzo al km scende da 4 a 3 cent e sopra i 10.000 km si pagherà, come oggi, 2 cent al km. Superati i 20.000 km si viaggia gratis in bus e treno.
Chi viaggia molto continuerà a pagare al massimo 640 euro all’anno e non cambia nulla rispetto ad oggi. Pendolari che coprono per lavoro distanze medie devono prevedere rincari di prezzo fino al 18% (in tratte fino a 12 km), a partire da un percorso di 16 km invece gli aumenti praticamente sono minimi. Adeguamenti sono previsti anche per l’Alto Adige Pass family: 10 anzichè 6 cent per i primi 1000 km, 7 anzichè 3 cent fino a 2000 km, poi però 2 cent anzichè 3 fino ai 10.000 km. Anche per le famiglie la soglia massima annuale resta invariata a 530 euro. MUssner ha poi ricordato la novità dell’introduzione di una garanzia di miglior prezzo: chi viaggia in provincia con il suo Alto Adige Pass non dovrà pagare più di 15 euro al giorno. Questo perchè anche la Mobilcard da 1 giorno costa 15 euro e gli altoatesini non saranno penalizzati rispetto ai turisti.