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Al via anche in Trentino la vendemmia 2017: prima raccolta con uve a bacca bianca

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Primi grappoli a essere raccolti quelli delle uve base spumante

Trento – In questi giorni in Trentino ha preso il via la vendemmia delle uve a bacca bianca. “I primi grappoli vengono raccolti con una decina di giorni di anticipo sulle previsioni – osserva Graziano Molon, direttore del Consorzio Vini del Trentino – Sulla qualità della vendemmia è presto per esprimere una valutazione perché tutto dipende dal quadro meteo che caratterizzerà il periodo della raccolta”.

Dagli ultimi dati a disposizione elaborati dal settore cooperative agricole della Federazione Trentina della Cooperazione, il fatturato consolidato del settore vitivinicolo della Cooperazione Trentina è di 467 milioni di euro. I soci viticoltori sono 6.585. Le cantine sociali sono: Aldeno, Ala, Avio, Isera, La-Vis, Mezzacorona, Rotaliana di Mezzolombardo, Mori-Colli Zugna, Roverè della Luna, Toblino, Cantina Sociale di Trento, Vivallis, Agraria Riva, Cavit (consorzio di secondo grado).

C’è un po’ di preoccupazione dovuta agli effetti delle grandinate di inizio agosto. “Le grandinate in prossimità della vendemmia – aggiunge Molon – sono le peggiori. Tuttavia il tempo asciutto degli ultimi giorni ha favorito una rapida cicatrizzazione delle uve potendo arrivare, anche in questi casi, in vendemmia con uve sane”. Altro settore importante della Cooperazione è rappresentato dalle mele.

Prima del mese di agosto le stime di produzione, curate da Apot e Assomela, prevedevano un calo della produzione del 61% rispetto allo scorso anno. A peggiorare ulteriormente la situazione sono stati due eventi meteo di considerevole intensità nei primi dieci giorni di agosto caratterizzati da violentissime grandinate. Hanno colpito pesantemente zone fino a quel momento rimaste indenni. In particolare la Valle di Cembra, parte dell’asta dell’Adige (Trento nord), Bleggio e Valsugana.

Grandine che ha aggiunto problema a problema dopo quanto provocato dalla gelata della scorsa primavera che aveva interessato la valle di Non. Limitato il territorio trentino risparmiato dal maltempo: Trento sud dove le reti antigrandine e l’irrigazione antibrina hanno dimostrato la loro efficacia, Valli del Sarca (con eccezione della Valle di Cavedine anch’essa messa in ginocchio dal gelo), Dro, Arco e Pietramurata dove la grandine ha colpito in misura decisamente minore. Del 39% della produzione rimasta si ipotizza che, un terzo, sia destinabile all’industria e i rimanenti due terzi al consumo.

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