NordEst

Agordo, inaugurati i giochi di Alpe Adria

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Organizzati dalla Regione del Veneto e dal Comitato regionale del CONI, i Giochi vedono la partecipazione di oltre 500 atleti in rappresentanza di 12 regioni della Comunità di Lavoro Alpe Adria, tra cui, oltre al Veneto, la Lombardia e il Friuli Venezia Giulia. Organizzati alternativamente dalle varie Regioni partecipanti, i Giochi Alpe Adria sono stati ospitati in Veneto nel 1982 ad Auronzo per l'edizione invernale e nel 1998 a Caorle per quella estiva.

Slalom gigante e speciale, sci nordico, hockey su ghiaccio, snowboard sono le specialità previste, oltre ad un torneo di tennis da tavolo, mentre Alleghe, Falcade e Feltre le sedi delle gare. "La Regione del Veneto – ha precisato l'Assessore Oscar De Bona inaugurando la manifestazione – ha investito molto in questa edizione dei Giochi invernali di Alpe Adria, ospitati per la seconda volta sulle nevi bellunesi dopo quelli del 1982 ad Auronzo.

Di questo devo ringraziare il Presidente Galan e l'Assessore allo Sport Massimo Giorgetti, che hanno consentito alla provincia di Belluno questa ulteriore opportunità per presentare le nostre montagne in un contesto agonistico internazionale. In questa edizione dei giochi la Regione ha investito oltre 400mila euro, a dimostrazione non solo dell'interesse nei confronti di questo territorio, ma anche per lo sport, inteso soprattutto come momento educativo ed aggregante. Gli atleti di oggi, infatti, saranno gli uomini, la classe dirigente di domani e farli conoscere faciliterà la cooperazione e la collaborazione tra le regioni. Per quanto riguarda il bellunese e i suoi operatori economici, – ha concluso De Bona – l'iniziativa significa senz'altro un'opportunità per promuovere a livello internazionale la montagna e le sue strutture ricettive, ma anche di guadagno immediato".

"Con grande gioia – ha ribadito da parte sua il Presidente del Comitato regionale Gianfranco Bardelle – il Coni ha accolto la richiesta della Regione del Veneto di collaborare all'organizzazione dei Giochi invernali di Alpe Adria e lo ha fatto per riaffermare il grande valore educativo che ha lo sport. E' una manifestazione che avrà un grande impatto umano e che rappresenta, per giovani di diverse nazioni, una straordinaria occasione di socializzazione. La conoscenza intima che nasce in un confronto-scontro all'interno di una gara – ha concluso – è un'esperienza che ogni nostro figlio dovrebbe avere il diritto di fare".

 

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