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Adige Spa si espande a Levico: amplia lo stabilimento e investe 57 milioni

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L’azienda metterà a disposizione dei nuovi laboratori del Polo Meccatronica un sofisticato macchinario

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Trento – Adige Spa, azienda che fa capo al gruppo lombardo BLM, la crisi proprio non l’ha avvertita. Specializzata, assieme alla controllata Adige-sys, in sistemi taglio laser per lavorazione di tubi metallici e lamiera, negli ultimi due anni ha incrementato del 50% ordinativi e fatturato, realizzando un ampliamento della sede produttiva di Levico Terme che ha portato al raddoppio degli spazi “storici” e all’assunzione di una sessantina di nuovi collaboratori. Martedì, l’incontro in azienda con Provincia e Trentino Sviluppo per sancire una nuova intesa che segue il primo protocollo firmato nel 2013, accordo che ha dato avvio al piano di investimenti di Adige in Valsugana.

Ad accogliere nello stabilimento il vicepresidente della Provincia di Trento Alessandro Olivi, il dirigente provinciale del Servizio Sviluppo Economico e Lavoro Claudio Moser ed il consigliere delegato di Trentino Sviluppo Sergio Anzelini, c’erano Pietro Colombo, presidente di Adige, il direttore generale Luca Arighi e il direttore di Adige-sys Marco Cavallero, assieme al sindaco di Levico Terme Michele Sartori. Nell’occasione è stata confermata la disponibilità di Trentino Sviluppo a sostenere l’ulteriore piano di crescita dell’azienda con la sottoscrizione di un prestito obbligazionario di 15 milioni di euro, a fronte di investimenti a Levico cresciuti fino a 57 milioni di euro e dell’incremento dei lavoratori occupati, saliti di una sessantina di unità. Adige metterà inoltre a disposizione del Polo Meccatronica un innovativo impianto di taglio laser utilizzabile da aziende, ricercatori e studenti nei laboratori in via di allestimento.

«Il primo incontro con l’azienda – ha ricordato Alessandro Olivi, vicepresidente e assessore allo Sviluppo Economico e Lavoro della Provincia autonoma di Trento – risale al settembre 2013, quando formalizzammo quella prima bozza di accordo che fu un passo decisivo per orientare gli investimenti del Gruppo sul sito produttivo di Levico, scelta all’epoca per nulla scontata. Oggi, a distanza di due anni e mezzo, ci troviamo per sottoscrivere una nuova intesa, decisamente migliorativa rispetto a quanto a suo tempo ipotizzato, sia per quanto riguarda l’intensità e la qualità degli investimenti, sia per l’importante e qualificato incremento di posti di lavoro che si sono andati creando».

«Una partnership tra pubblico e privato – ha sottolineato Olivi – che fa leva su uno dei nuovi strumenti di intervento di cui Trentino Sviluppo si è di recente dotata: il prestito obbligazionario. Non un contributo, attenzione, bensì, una forma di partecipazione al piano industriale, possibile solo in presenza di un’azienda solida e finanziariamente affidabile, con una modalità raffinata che consente addirittura di remunerare nel lungo periodo il capitale investito. Un modello interessante di cooperazione tra un’azienda di valore ed una finanza pubblica che, nei momenti importanti, dimostra di esserci. Perché l’economia del Trentino, e della Valsugana in particolare, ha bisogno di una spina dorsale solida qual è quella rappresentata dall’industria manifatturiera, non solo per l’importante tradizione ma anche perché questa porta lavoro di qualità, apertura al mondo, alto valore aggiunto all’intero sistema economico locale».

«Il piano di investimenti in corso non si limita all’ampliamento delle strutture produttive per adeguarle alle necessità di crescita aziendale – ha spiegato Pietro Colombo, presidente di Adige – ma prevede un ambizioso programma di ricerca e sviluppo per consolidare ed allargare la leadership tecnologica della nostra azienda. La proprietà di BLM Group, consapevole soprattutto del valore delle persone che costituiscono Adige e Adige-sys, rafforza gli investimenti in Trentino, dove ha sempre sperimentato un rapporto corretto e proficuo con la Provincia di Trento, Trentino Sviluppo e il Comune di Levico Terme».
Adige Spa e la controllata Adige-sys Spa, entrambe con sede a Levico Terme, fanno capo al Gruppo BLM, quartier generale a Cantù, in provincia di Como, che complessivamente occupa oltre 500 dipendenti e rappresenta un player globale per l’intero processo di lavorazione del tubo metallico.

La società capogruppo è infatti specializzata nella produzione di macchine curvatubi, sagomatubi, sistemi di misura e dispositivi di integrazione ed automazione. In particolare, Adige Spa si occupa di sistemi di taglio laser di tubi e profilati, macchine per il taglio a disco e la lavorazione di tubi, mentre ad Adige-sys spetta la produzione di sistemi “misti” di taglio laser per lamiera e tubi/profilati di varie sezioni e materiali e impianti per la lavorazione di tubi/profilati di grandi dimensioni e vari materiali.

Adige, secondo quanto condiviso con la Provincia di Trento e con Trentino Sviluppo nell’accordo siglato il 10 settembre 2013, sta portando avanti un ambizioso programma di investimenti immobiliari e produttivi.
Nell’intesa sottoscritta due anni e mezzo – che ha sancito la decisione di Adige di investire nello stabilimento trentino, piuttosto che in altri siti industriali del Gruppo – si stimavano investimenti immobiliari per 22 milioni di euro, necessari per ampliare la superficie coperta dello stabilimento per ulteriori 8 mila metri quadrati. L’accordo siglato oggi fa proprio l’impegno del Gruppo ad un ampliamento della superficie produttiva presso il compendio di Levico pari a 11.600 metri quadrati coperti, con la costruzione di due nuovi immobili industriali e la demolizione e il rifacimento “ex novo” di un capannone di 3.200 metri quadrati. A questi si aggiunge la costruzione di una nuova mensa aziendale per una superficie di oltre 1.000 metri quadrati. L’impegno di Adige Spa per quanto riguarda gli investimenti immobiliari al servizio della produzione passa quindi dai 22,6 milioni di euro previsti nel 2013 a 38,5 milioni di euro.

A questi si aggiungono ulteriori investimenti non formalizzati nell’accordo precedente, recepiti invece nella nuova intesa sottoscritta oggi: 7,3 milioni di euro per integrare la dotazione di impianti, macchinari ed attrezzature particolarmente innovative, e 11,4 milioni di euro per investimenti in attività e progetti di ricerca e sviluppo.

Complessivamente Adige investirà quindi nel sito produttivo di Levico Terme 57,2 milioni di euro, generando un importante indotto sul territorio. «Ogni anno – ha sottolineato Luca Arighi, direttore generale di Adige Spa – affidiamo commesse ad aziende del territorio per un valore di circa 7 milioni di euro, che in questo periodo di importanti investimenti immobiliari salgono di ulteriori 4-5 milioni l’anno».
Grazie ad un piano di crescita che è letteralmente decollato negli ultimi due anni – tanto da far salire a fine 2015 il fatturato delle due aziende trentine del Gruppo fino a quota 145 milioni di euro, per l’85% frutto di commesse estere (nel 2013 si stimava una crescita da 75 a 91 milioni) – Adige Spa e Adige-sys Spa sono passate da circa 200 occupati del 2013 a 260 dipendenti, ben oltre quindi i 235 posti di lavoro previsti due anni fa. Lavoratori in larga misura assunti con contratto a tempo indeterminato.

Quasi tutte le ultime assunzioni riguardano figure ad elevata scolarità e specializzazione, prevalentemente laureati o dottori di ricerca nelle discipline dell’Ingegneria Meccatronica, Meccanica, Elettronica, Informatica, ma anche laureati in Fisica, diplomati tecnici e “diplomati superiori” dell’Alta formazione professionale sull’automazione dei processi meccatronici.

In virtù dell’aggiornamento odierno dell’intesa siglata nel settembre 2013, Adige si impegna a mantenere almeno fino al 2022, insieme ad Adige-sys, il livello occupazionale di 260 unità lavorative.
L’azienda di Levico, da sempre convinta sostenitrice del progetto Polo Meccatronica promosso dalla Provincia e da Trentino Sviluppo, ha inoltre formalizzato oggi la decisione di mettere a disposizione del laboratorio di prototipazione rapida, la cosiddetta “ProM Facility” in via di allestimento presso l’incubatore di via Zeni 8 a Rovereto, un sofisticato impianto, denominato LC5, per il taglio laser del tubo e della lamiera. Il sistema, del valore commerciale di quasi 900 mila euro, verrà concesso in comodato d’uso gratuito, con la disponibilità da parte dei tecnici di Adige nel supportare Trentino Sviluppo nella formazione degli operatori che dovranno gestire e far funzionare il macchinario dentro i nuovi laboratori del Polo Meccatronica.

Da parte sua la Provincia di Trento ha ribadito la disponibilità, peraltro già formalizzata nell’intesa del 2013, a sostenere il piano di sviluppo di Adige a Levico mediante la sottoscrizione da parte della sua società di sistema, Trentino Sviluppo, di un prestito obbligazionario non convertibile per complessivi 15 milioni di euro in tre tranche annuali da 5 milioni di euro dal 2016 al 2018.

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