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Trento, “Abbracciami Forte”: la grande guerra raccontata a Forte Pozzacchio

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Domenica 1 settembre si potrà rivivere la drammatica esperienza di un bombardamento

pozzacchio

Vallarsa (Trento) – Forte Pozzacchio, imponente struttura bellica austro-ungarica che domina l’ingresso della Vallarsa, è un vero tesoro ritrovato. E domenica 1 settembre lo scrigno del forte racchiuderà un altro tesoro ritrovato: la memoria degli anziani del paese che raccontano il loro passato, e ci restituiscono narrazioni dei loro nonni, dei loro padri e di loro stessi da bambini. “Abbracciami, forte” è un progetto per riportare la memoria di Forte Pozzacchio in vita. Il grande manufatto militare è stato per lunghi anni abbandonato.

Nelle ultime stagioni è stato oggetto di un grande progetto di restauro che non si è ancora concluso del tutto: la riapertura al pubblico è prevista per il prossimo anno. Grazie all’associazione culturale “Il Forte” di Pozzacchio ed al Comune di Trambileno, il Festival “Tra le rocce e il cielo” propone a tutti una imprendibile anteprima, arricchita da animazioni e proiezioni.

Nel 2004 un’equipe di storici ed etnografi ha intervistato gli anziani del paese di Pozzacchio, i quali hanno raccontato la storia del paese e del forte: dalla memoria dei loro genitori sfollati in Moravia, al ricordo dei nonni e dei padri mandati in Galizia a combattere per l’Impero, fino ai vivissimi ricordi di quando anche loro – da bambini – frequentavano il forte per pascolare le capre o fare fieno e legna.

Tutto questo rivive nell’allestimento realizzato da Filmwork, con la cura di Lorenzo Pevarello e Mariano De Tassis, da un’idea di Gigi Zoppello. Un percorso dentro il forte fa rivivere i racconti degli anziani, per poi portare il pubblico a vivere una intensa emozione nel grande vallo che si apre alle spalle del fortilizio.

Il pubblico sarà ammesso – a partire dalle ore 17 – a gruppi di venti persone per volta, scaglionati ogni dieci minuti, accompagnati dai volontari dell’associazione “Il Forte”. Non è ammessa l’entrata singola o senza accompagnatori.
L’azione scenica alla fine del percorso è altamente drammatica, sconsigliata a bambini piccoli, persone facilmente impressionabili e/o sofferenti di cardiopatie o disturbi nervosi o dell’udito. Il pubblico è avvisato che questa esibizione – di breve durata – con luci e suoni è emotivamente di rilevante impatto e si richiama all’esperienza di un bombardamento in tempo di guerra.

Il Forte Pozzacchio si potrà raggiungere a piedi (anche con l’escursione al caposaldo austriaco di Pasubio 100 Anni) o grazie a un servizio di bus navetta anche da Trambileno, Vallarsa e Rovereto. Le navette partiranno alle 16.30 da Moscheri, da Anghebeni e da piazzale Leoni (Follone) di Rovereto, dove c’è ampio parcheggio.
Per la sicurezza e la tranquillità di tutti, i posti disponibili per lo spettacolo sono 300, esauriti i quali non si potrà più accedere alle gallerie del Forte.

In caso di maltempo lo spettacolo verrà posticipato, ne verrà data comunicazione attraverso i social network della manifestazione.

Prima della visita al forte, oppure all’uscita dopo il percorso, il pubblico potrà assistere al Jazz teatrale: letture e musiche dal fronte, che si svolgerà nel prato antistante l’ingresso della fortificazione. Ricordi, aneddoti, poesie, suoni, suggestioni, uomini e fatti della Grande Guerra narrati e vissuti attraverso le musiche di Enrico Merlin (chitarre, computer, composizione, arrangiamenti e “rumori vari”) e le letture di Andrea Brunello (attore, regista e drammaturgo) che verranno ripetute più volte nell’arco della serata.

Il progetto è realizzato grazie al contributo di Fondazione Caritro e Regione Trentino Alto Adige e all’aiuto dell’associazione “Il Forte”, della ProLoco Trambileno, dei Vigili del Fuoco volontari di Trambileno, dell’Orsa Maggiore di Vallarsa.

La partecipazione a tutta la giornata è gratuita.

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