Mercoledì sera la comunità di Meano si è ritrovata nella piazza di Vigo Meano per ricordare Deborah Saltori, uccisa dall’ex marito. Intanto la Polizia sta continuando ad indagare sui precedenti di violenza domestica di Lorenzo Cattoni. Il fermo dell’uomo è stato convalidato, non è stato possibile fare l’interrogatorio di garanzia per via delle condizioni di salute. Lunedì invece dovrebbe essere effettuata l’autopsia sul corpo della donna
Trento – Il Trentino si stringe ai flgli di Deborah Saltori e alla sua famiglia, la donna brutalmente uccisa dal marito da cui si stava separando. In poco meno di 24 ore la raccolta online dei fondi ha superato i 50mila euro. Per partecipare alla raccolta fondi basta cliccare sul link e donare.
In molti hanno voluto ricordare Deborah mercoledì sera. La piazza di Vigo Meano, frazione in cui abitava la vittima insieme ai 4 figli, si è riempita di persone che, con una candela rossa accesa e lanterne in mano, distanziate, hanno rivolto un pensiero a Deborah e alla sua famiglia, distrutta dal dolore. Tanti gli amici presenti, visibilmente commossi, ma anche conoscenti, semplici cittadini sconvolti dall’accaduto. A ricordarla, anche dei palloncini rossi e uno striscione con scritto “ciao Deborah”.
Presenti, in piazza, anche il sindaco di Trento Franco Ianeselli, l’assessora provinciale alla Salute e Politiche Sociali Stefania Segnana, la consigliera provinciale dei Verdi, Lucia Coppola, la presidente della circoscrizione di Meano, Giulia Bortolotti, e il segretario della Cgil, Andrea Grosselli.
Un “delitto annunciato”
In queste ore, è invece ricoverato in gravi condizioni al Santa Chiara di Trento – ma non sarebbe in pericolo di vita -, l’uomo che ha ucciso l’ex moglie a Cortesano nei pressi di Trento. Un “delitto annunciato”, è questa la principale ipotesi investigativa sulla tragedia di Cortesano, il femminicidio del quale è stata vittima Deborah Saltori, 42 anni, uccisa nel podere di campagna dal marito, Lorenzo Cattoni, 39 anni, imprenditore agricolo, già allontanato dalla famiglia perché violento. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la donna, malgrado molti dubbi e timori, aveva accettato di andare a un appuntamento propostole dall’uomo al fine di consegnarle un assegno per il sostentamento del figlio.
La politica trentina sul delitto di Cortesano
Del caso di Cortesano, si è occupato anche il Consiglio provinciale di Trento ricordando Deborah, la giovane madre assassinata dall’ex marito. Secondo i consiglieri questo delitto era prevedibile e non doveva accadere. Servono interventi educativi ma anche immediate misure per la sicurezza delle donne.